Dopo due anni dall'introduzione della
tutela dell'ambiente nella Costituzione, nel febbraio del 2022,
"si sarebbe dovuto dare corso alle modifiche costituzionali,
adeguando le norme approvate in precedenza. Al contrario,
abbiamo assistito ad iniziative parlamentari e governative che
mirano a depotenziare la tutela dell'ambiente e della natura,
danneggiando così l'interesse delle nuove generazioni a vivere
in un ambiente tutelato e sano". Lo ha dichiarato Luciano Di
Tizio, presidente del Wwf Italia. in un convegno al Senato.
Secondo il WWF Italia, "sono diverse le norme già approvate o
all'esame del Parlamento che ignorano le modifiche
costituzionali introdotte nel 2022". Sono state citate "la
disposizione che impedisce la sospensione dei lavori e il
sequestro degli impianti produttivi anche in presenza di reati
riguardanti la salute e l'ambiente; le norme che impediscono ai
Tribunali Amministrativi Regionali di sospendere l'efficacia dei
calendari venatori regionali anche in caso di particolari
urgenze; la disposizione, contenuta impropriamente nella Legge
di Bilancio 2023, che consente ai cacciatori di esercitare
un'attività assimilabile a quella venatoria, anche in periodi di
divieto di caccia, nelle aree protette e persino nei parchi
urbani".
Il Wwf contesta anche "il disegno di legge depositato al
Senato da Fratelli d'Italia che intende modificare ben 18
articoli della legge quadro sulle aree naturali protette,
affidando, tra l'altro, la governance dei parchi nazionali ai
soli sindaci, misconoscendo così il ruolo nazionale a tutela
della natura svolto nei consigli direttivi dei parchi dai
ministeri competenti (ambiente e agricoltura), dalla ricerca
(Ispra) e dalle associazioni riconosciute di protezione
ambientale".
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