"Con l'approvazione del Dl Energia al
Senato si compiono altri importanti passi avanti per il settore
della transizione energetica nella direzione giusta. L'Anev
plaude alla decisione di rimuovere una inconcepibile tassa per
gli impianti rinnovabili (era previsto un onere di 10 euro a kW
per tre anni) che avrebbe penalizzato gli impianti autorizzati
colpendo il settore. Inoltre il fondo istituito di 200 milioni
andrà a supportare l'accelerazione e la digitalizzazione dei
processi autorizzativi". Lo scrive in una nota l'Anev,
l'associazione delle imrpese dell'eolico.
"Molto apprezzabile poi - prosegue il comunicato -
l'eliminazione del concerto del Ministero della Cultura nella
firma dei Decreti di Valutazione di Impatto Ambientale; tale
previsione è stata giustamente limitata ai pochi casi di
impianti ricadenti in aree idonee". L'associazione segnala "un
importante risultato per l'eolico off-shore, con i poli
logistici sui quali Anev aveva lavorato. Da rimarcare poi il
rafforzamento delle Commissioni Via e la novità proposta come
alternativa per l'assegnazione dei contratti a due vie, con
alcune innovazioni interessanti seppur complesse da attuare".
"Apprezziamo molto il lavoro svolto, che ha riguardato alcuni
aspetti che l'Anev aveva da tempo segnalato - dichiara Simone
Togni, presidente dell'associazione -. Con grande piacere
constatiamo come l'interlocuzione avuta dall'Anev con il
Ministero e il Governo, oltre alla sempre fattiva collaborazione
con le Commissioni e il Parlamento, sta portando ad avere un
quadro più chiaro e stabile che garantirà crescita, sviluppo ed
investimenti".
Anev auspica ora una pronta emanazione dei provvedimenti
mancanti, come il Fer2 e il Ferx (i decreti di incentivo alle
fonti rinnovabili, n.d.r.), oltre al provvedimento sulle Aree
idonee, "che speriamo - conclude l'associazione - tengano conto
delle proposte di miglioramento necessarie a renderli efficaci".
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