A causa di una falla nella normativa
che disciplina la fine del mercato tutelato, a partire dal
prossimo 10 gennaio gli utenti vulnerabili del gas che risiedono
in condomini con impianti di riscaldamento centralizzati
dovranno obbligatoriamente passare al mercato libero, pur avendo
i requisiti previsti dalla legge per rimanere nel regime a
maggior tutela. La denuncia arriva da Assoutenti che ieri, in
audizione alla Commissione attività produttive della Camera, ha
sollevato la questione.
"Come noto, il Governo ha previsto che agli utenti
vulnerabili sia garantito il mantenimento di prezzi calmierati
anche dopo la definitiva cessazione del regime del mercato
tutelato - spiega il presidente onorario di Assoutenti, Furio
Truzzi - Per il gas si tratta di clienti con età superiore ai 75
anni, disabili, soggetti in condizioni economiche disagiate o
che vivono in strutture abitative di emergenza a seguito di
eventi calamitosi. Se però tali utenti risiedono all'interno di
un condominio dotato di impianto centralizzato di riscaldamento,
non potranno godere dei benefici previsti dalla normativa
vigente, e dal 10 gennaio dovranno passare al mercato libero".
"Una discriminazione grave rispetto a chi vive in case
indipendenti o immobili unifamiliari, che non solo danneggia i
soggetti deboli, ma crea una enorme confusione: ad esempio per
cucinare gli utenti vulnerabili che vivono in condominio
potranno approfittare delle tariffe del mercato tutelato, con le
condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate
dall'Autorità, mentre per riscaldare casa dovranno sottostare a
quelle del mercato libero in base al contratto sottoscritto dal
condominio in cui risiedono. Un pasticcio all'italiana, sul
quale ora Governo e Arera dovranno correre ai ripari", conclude
Truzzi.
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