"Come previsto, la Commissione
europea ha pubblicato le proprie raccomandazioni
sull'aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e
Clima, che dovrà essere finalizzato entro giugno 2024. A
differenza di quanto si deduceva da alcune dichiarazioni del
Governo in sede parlamentare, il lavoro da fare è ancora molto e
necessita di un serio coinvolgimento di tutta la società civile,
per raggiungere una transizione ecologica ed energetica giusta e
accelerata, in linea anche con le indicazioni della Cop28 di
Dubai". Lo sottolineano in una nota comune Wwf Italia,
Greenpeace Italia, Legambiente, Kyoto Club e
Transport&Environment.
"La Commissione Ue evidenzia alcune serie lacune nella
proposta di aggiornamento del Pniec, sia metodologiche che
contenutistiche, che ne indeboliscono seriamente l'efficacia e
che necessitano di essere risolte il prima possibile. Sulla base
di tali rilievi critici, la Commissione ha adottato venti
raccomandazioni in relazione alla proposta di aggiornamento del
Pniec e ulteriori quattro raccomandazioni sulla coerenza delle
misure nazionali con l'obiettivo della neutralità climatica e
con la garanzia di progressi nell'adattamento".
Le principali criticità che emergono dal piano, cui va data
risposta nella versione finale, entro giugno 2024, sono mancanza
di trasparenza nel processo di consultazione, mancanza di
chiarezza su obiettivi e misure, Insufficiente progresso verso
la neutralità climatica e carenze nell'adattamento ai
cambiamenti climatici, carenze nella riduzione delle emissioni,
carenze nel phase-out, insufficienza delle politiche sociali e
di transizione, carenze nelle bioenergie, efficienza energetica
e resilienza del sistema energetico.
"Il lavoro da fare nel primo semestre del 2024 appare,
quindi, significativo e le valutazioni espresse dalla
Commissione sembrano ben lontane da una "luce verde" sul Pniec o
dalla sua promozione - concludono le ong -. Si osserva come
molte di queste carenze erano già state evidenziate da Wwf,
Greenpeace, Legambiente, Kyoto Club e Transport&Environment nei
mesi scorsi, assieme alla crescente preoccupazione per il ruolo
ricoperto dal gas nel piano italiano".
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