L'Italia avanza sul fronte delle
rinnovabili ma per centrare i target bisogna accelerare. E'
quanto emerge dalla 62esima edizione del report Ey Renewable
Energy Country Attractiveness Index che classifica i primi 40
Paesi al mondo per attrattività di investimenti e opportunità di
sviluppo nel settore delle energie rinnovabili.
Stati Uniti, Germania e Cina sono in cima al ranking di Ey
nonché stabili rispetto alla precedente edizione risalente a sei
mesi fa, mentre salgono in maniera significativa nell'indice i
mercati nordici quali Danimarca, Svezia e Norvegia.
L'Italia guadagna una posizione, rispetto all'edizione
scorsa, passando alla 14esima. Il Paese si è posto, infatti,
ambiziosi obiettivi nell'ambito delle energie rinnovabili,
puntando ad aumentare la quota di rinnovabili nei consumi finali
del settore elettrico fino al 65% entro il 2030. Nel primo
semestre dell'anno la capacità istallata è pari al 2.5GW,
rappresentando un aumento del 120% rispetto al 2022.
"Il costante aumento del fabbisogno energetico e
l'instabilità geopolitica sono alcuni dei fattori che hanno
portano alla necessità di accelerare la transizione verso
modelli energetici più sostenibili. In quest'ottica, per
raddoppiare entro il 2030 la produzione di energia da fonti
rinnovabili, le stime indicano che il nostro Paese dovrà colmare
un gap di circa 11 GW rispetto ai target stabiliti per l'energia
eolica e di 35 GW relativamente al fotovoltaico", spiega Giacomo
Chiavari, Ey Europe West Strategy and Transaction Energy leader.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA