Un manifesto in 8 argomenti generali
e 50 punti per fare del Piano Integrato Energia Clima (Pniec) un
vero trampolino di lancio della transizione energetica in
Italia: lo ha messo a punto il Wwf, che ritiene che "la prima
bozza, trasmessa a luglio dal Ministero dell'Ambiente e della
Sicurezza Energetica (Mase) alla Commissione europea, rischi di
portare l'Italia in direzione opposta".
La proposta di aggiornamento del Pniec presentata dal Mase
secondo il Wwf "sceglie obiettivi non in linea con la
transizione e delinea politiche e misure confuse, che spesso si
limitano a riepilogare l'inefficiente stato dell'arte, senza
dare ai settori green la spinta di cui avrebbero davvero
bisogno. Nella proposta di aggiornamento non solo manca un
chiaro programma di phase-out da tutti i combustibili fossili,
ma si prevede un vero e proprio rilancio del gas naturale,
combustibile fossile dall'altissimo impatto climalterante, con
l'illusione di far diventare l'Italia un hub del gas. Allo
stesso modo, preziose risorse vengono sprecate per rincorrere
un'altra illusione, il rilancio del nucleare, e per sostenere la
cattura e lo stoccaggio del carbonio (Ccs), una tecnologia che
da oltre vent'anni è ancora sperimentale, inefficiente ed
enormemente costosa".
Le 50 richieste del Wwf si strutturano attorno ad 8 macro
temi: "la partecipazione e il dialogo multilivello, gli
obiettivi di riduzione delle emissioni, la reale programmazione
dell'uscita da tutti i combustibili fossili (carbone, gas e
petrolio); il rilancio delle rinnovabili, coadiuvate da reti
elettriche e accumuli; illusioni di Ccs e nucleare e i limiti
dell'idrogeno; l'integrazione nel mercato dei contratti a lungo
termine (Ppa) e la remunerazione della capacità (capacity
market) solo per le rinnovabili; la garanzia di politiche atte
ad assicurare una transizione equa".
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