Il Pnrr stanzia "quasi 600 milioni"
per le Valli dell'Idrogeno in Italia, ossia i luoghi in cui
produrre, immagazzinare, trasportare e utilizzare il gas
ricavato dall'elettrolisi dell'acqua. Lo afferma il presidente
di H2It, l'Associazione italiana per l'idrogeno, Alberto Dossi,
presente all'Hydrogen Energy Summit Expo in corso a Bologna fino
al prossimo 13 ottobre.
"Quando si parla del futuro dell'energia - ha affermato -
l'idrogeno assume un ruolo fondamentale", in quanto "la sfida
della decarbonizzazione richiede di puntare sulla
diversificazione del mix energetico, sullo sviluppo di ogni
tecnologia in chiave green, e sui vettori energetici puliti come
l'idrogeno".
"Gli attori nazionali e internazionali della politica - ha
aggiunto - stanno ben comprendendo questa necessità e i
risultati si iniziano a vedere sul fronte dei finanziamenti".
Secondo Dossi è necessario "creare una filiera forte, che avrà
ricadute occupazionali e garantirà all'Italia un ruolo leader,
sostenendo anche la corsa verso la transizione e la sicurezza
energetica".
"Dei 3,64 miliardi previsti dal Pnrr per sviluppare la
filiera dell'idrogeno - ha spiegato - 500 milioni sono destinati
a progetti di produzione di idrogeno in aree dismesse. Nel
dettaglio, ai 50 milioni per i progetti bandiera si aggiungono
450 milioni per i progetti scelti attraverso i bandi dalle
regioni e dalle province autonome". "A questi - ha aggiunto -
si aggiungono i 90 milioni di euro compresi nel capitolo RePower
Eu all'interno della revisione del Pnrr, stanziati con
l'obiettivo di consentire il finanziamento, tramite un
incremento della relativa dotazione finanziaria, ai progetti
ammessi ma poi non finanziati per insufficienza di risorse". "Un
investimento totale di quasi 600 milioni di euro - ha concluso -
che inizia rispondere alle esigenze strategiche del paese".
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