"La maternità non è più, per
fortuna, l'unica via di realizzazione per una donna. Si dà la
colpa delle culle vuote all'emancipazione femminile omettendo
che quelle culle sono proprio la prova di un'emancipazione a
metà, di un diritto di scelta negato. Oggi, in Italia, dire sì a
un figlio significa dire no alla carriera, rinnegare ambizioni e
sacrifici di anni di studio per ripiegare, le più fortunate, in
un impego part time. Ci sono 20 punti di differenza nel tasso di
occupazione delle donne senza figli e con figli fino a 6 anni".
Lo ha detto Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa
Bellisario, aprendo i lavori di "Donne sole al comando?", il
titolo della 23/ma edizione di "Donna Economia & Potere",
seminario internazionale della Fondazione, in programma fino a
domani, a Palermo, nel Convitto nazionale "Giovanni Falcone". "I
salari lordi annuali sono di quasi 6mila euro inferiori per una
mamma lavoratrice -ha aggiunto Golfo - e poi ci stupiamo se di
bimbi non ne nascono più. In un Paese che ha fin qui punito le
donne che decidono di diventare madri, un Paese che saluta come
progresso i 10 giorni di congedo ai padri e che garantisce solo
a 15 bambini su 100 un posto in un asilo pubblico. La
genitorialità è un atto di speranza, di fiducia, un patto
sociale e comunitario che va ricostruito dalle fondamenta. I
Bonus sono un primo, fondamentale passo ma non bastano. Servono
interventi strutturali che agiscano anche sulla leva economica e
da anni oramai noi proponiamo una tassazione differenziata sul
lavoro femminile. Servono asili, servizi flessibili e una
cultura che guardi alla famiglia come a una risorsa e non una
voce di bilancio. Serve lavoro, soprattutto al Sud", ha
sottolineato. Ma il gap femminile esiste anche nel digitale. "E'
ancora più profondo e pericoloso - ha detto la presidente della
Fondazione Bellisario - In Italia, le ragazze che frequentano un
corso di laurea Stem sono solo il 14,5% delle iscritte. E questo
mentre il nostro cammino verso la transizione digitale è troppo
lento e accidentato, anche rispetto ai soli competitor europei.
Bisogna correre".
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