Eventi climatici disastrosi come
uragani o alluvioni si abbattono sulle donne alimentando un
aumento della violenza di genere.
È emerso da un lavoro dell'Università di Cambridge pubblicato
sulla rivista Lancet Planetary Health. Gli eventi estremi si
verificano sempre più di frequente: ad esempio negli ultimi due
decenni la frequenza delle inondazioni è aumentata del 134%,
quella delle tempeste del 40% e quella della siccità del 29%. Si
prevede che queste cifre aumenteranno ulteriormente con il
progredire dei cambiamenti climatici.
Già in passato si è ipotizzato che gli eventi climatici e
meteorologici estremi potessero aumentare la violenza di genere,
a causa dell'instabilità socioeconomica, delle disuguaglianze
strutturali di potere, dell'inaccessibilità all'assistenza
sanitaria, della scarsità di risorse.
Il team ha identificato 41 studi che hanno analizzato diversi
tipi di eventi estremi, come tempeste, inondazioni, siccità,
ondate di calore e incendi, insieme alla violenza di genere,
come violenza sessuale e molestie, violenza fisica, matrimoni
precoci o forzati e violenza emotiva. Gli studi hanno riguardato
Paesi di tutti i principali continenti e tutti, tranne uno, si
sono concentrati su donne e ragazze.I ricercatori hanno trovato
prove del fatto che la violenza di genere venga esacerbata da
eventi climatici e meteorologici estremi, mossa da fattori quali
shock economico, instabilità sociale, stress. Secondo gli studi,
gli autori delle violenze sono stati i partner e i familiari, i
leader religiosi, gli operatori umanitari e i funzionari
governativi.
"Gli eventi estremi non causano di per sé la violenza di
genere, ma piuttosto esacerbano le cause della violenza o creano
ambienti che consentono questo tipo di comportamento", ha
dichiarato Kim van Daalen, del Dipartimento di Salute Pubblica e
Cure Primarie dell'Università di Cambridge. "Alla base di questo
comportamento ci sono strutture sociali e patriarcali che
permettono e normalizzano questa violenza. I ruoli e le norme
sociali esistenti, insieme alle disuguaglianze che portano
all'emarginazione, alla discriminazione e all'espropriazione,
rendono le donne, le ragazze e le minoranze sessuali e di genere
sproporzionatamente vulnerabili agli impatti negativi degli
eventi estremi".
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