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Bianchi: 'La scuola è al servizio solo del paese'

Scuola sviluppo sostenibile, Lombardi: 'E' occasione di confronto'. Focus di ASviS con Cortile dei Gentili

Redazione ANSA ROMA

"Siamo lavorando per una politica di orientamento che permetta ai ragazzi in piena sicurezza di affrontare esperienze che guardano fuori: la scuola non vuole essere al servizio di nessuno se non del paese ma non deve essere lasciata sola". Così il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. "I Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento non sono avviamento al lavoro ma orientamento alla vita, quando mi domanderanno di parlare ai ragazzi dirò che lavoriamo per accompagnarli a conoscere il contesto in cui operano, questo deve avvenire nel massimo della sicurezza", spiega.

Per Bianchi non bisogna "confondere la scuola con la formazione professionale. Nel 2015 venne introdotta l'Alternanza scuola lavoro ma venne letta con gli occhi rivolti al passato, alla vecchia industria, e nel 2018 venne trasformata nei Percorsi per le competenze trasversali dove viene previsto l'orientamento: nella formazione professionale è previsto l'avviamento al lavoro ma i Pcto non sono avviamento al lavoro ma orientamento alla vita". "Abbiamo in Italia un livello di morti sul lavoro inaccettabile: se parliamo di scuola questo sia il luogo per aprire una finestra su tutto il nostro sistema. La scuola però non deve essere lasciata sola; non si potrà uscire da questa fase senza la costruzione di forti valori comuni che io trovo nella Costituzione", ha proseguito il ministro dell'Istruzione Bianchi prendendo la parola all'evento "Pandemia e generatività. Bambini e adolescenti ai tempi del Covid". "Già prima della pandemia - ha detto ancora Bianchi - eravamo in una fase di forte trasformazione, muta infatti il rapporto tra struttura produttiva e contesto sociale e la scuola deve cogliere la capacità di accompagnare i ragazzi verso l'orientamento, non solo verso lo studio ma anche verso la vita: questa funzione di orientamento diventa sempre importante. Con il ministro del Lavoro Andrea Orlando e le Regioni, ascoltando gli studenti, stiamo lavorando su tutto questo. Alle elezioni per le Consulte studentesche hanno partecipato un milione e 700 mila ragazzi, con loro stiamo lavorando per ragionare sulla possibilità di avere un processo di orientamento che sia in grado di cogliere le trasformazioni e accompagnare i ragazzi nelle loro scelte".

 "Un'occasione di approfondimento e di aggiornamento per i funzionari e i dirigenti regionali che vi partecipano, ma anche un importante momento di confronto tra Regioni sul cammino percorso e sulle iniziative che ancora devono essere adottate per riorientare le politiche di sviluppo del Paese verso gli obiettivi dell'Agenda 2030": così l'assessora della Regione Lazio, Roberta Lombardi (coordinatrice del Gruppo di lavoro sullo sviluppo sostenibile della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome), ha definito la "Scuola per lo sviluppo sostenibile per le Regioni e le Province autonome" giunta alla sua seconda edizione ed organizzata dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) con il Centro interregionale di studi e documentazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (Cinsedo), insieme alla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus) e alla Scuola nazionale di amministrazione (Sna).

"Quella delle Regioni - ha proseguito Lombardi - è un'attenzione necessaria e opportuna, visto che uno dei cardini della strategia per lo Sviluppo sostenibile proposto nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite è la progressiva "territorializzazione" delle politiche pubbliche come presupposto di trasformazione dei sistemi socioeconomici e fattore di sviluppo e benessere per i cittadini. E le Regioni nei loro territori stanno costruendo l'impalcatura di questa strategia che si presenta complessa e che richiede l'integrazione di tutte le politiche regionali, nazionali ed europee: dagli investimenti per le imprese ai servizi alla persona, all'innovazione, dalle infrastrutture ai trasporti, dall'agricoltura sostenibile all'educazione alimentare, dalla formazione e dal lavoro alla tutela dell'ambiente e alle energie rinnovabili. Anche per questi motivi, abbiamo realizzato un monitoraggio delle politiche che ciascuna Regione programma e attua, articolato sugli obiettivi seguendo lo Sviluppo sostenibile". Un modo per "capire quali sono le pratiche migliori" e per approfondire con coraggio la strada intrapresa". Guardando anche alle "risorse che ciascuna Regione dedica a queste iniziative. Siamo partiti nel 2013 con 385 provvedimenti in 17 Regioni. Nel 2020, abbiamo raggiunto il monitoraggio di oltre ottomila provvedimenti in tutte le Regioni. E' questa la logica che la Commissione ha proponendo agli Stati membri per il PNRR e per la nuova programmazione dei fondi europei nel periodo 2021-2027". Con il gruppo di lavoro della Conferenza - ha concluso l'assessora della Regione Lazio - ho condiviso un censimento delle strategie regionali per lo sviluppo sostenibile effettivamente approvate. Abbiamo già il quadro relativo a sette Regioni (Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Sardegna e Veneto) e due Province autonome (Bolzano e Trento), ma nelle prossime settimane contiamo di implementare e completare anche questo monitoraggio. I dati dimostrano che l'avanzamento della strategia non è ovviamente ancora uniforme nelle Regioni, ma tutto il sistema questa volta si è davvero messo in cammino per tempo".

Alla condizione di bambini e adolescenti a due anni dallo scoppio della pandemia è dedicato "Pandemia e generatività, bambini e adolescenti ai tempi del Covid" l'evento online organizzato dall'ASviS insieme alla Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili con l'obiettivo di fare il punto sulla situazione: bambini e giovani sono infatti la categoria che, dopo i malati e il personale sanitario, più ha sofferto in termini sociali e psicologici. Tra gli interventi quello di Giuliano Amato, presidente della Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili; Andrea Gavosto coordinatore del Gruppo di Lavoro ASviS sul Goal 4 e Marcella Mallen, presidente dell'ASviS. L'evento è stato trasmesso in streaming sulla pagina Facebook dell'ASviS, il sito asvis.it e il canale YouTube ASviS e su ANSA.IT dalle 15.30 

  

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