"L'equilibrio
planetario dipende anche dalla salute dell'Amazzonia", e "la
verità ineludibile è che, nelle attuali condizioni, con questo
modo di trattare l'Amazzonia, tanta vita e tanta bellezza stiano
"prendendo la direzione della fine". Lo afferma papa Francesco
nell'Esortazione 'Querida Amazonia'.
Quando "aziende assetate di facili guadagni si appropriano
dei terreni e arrivano a privatizzare perfino l'acqua potabile",
o "le autorità danno il via libera alle industrie del legname, a
progetti minerari o petroliferi e ad altre attività che
devastano le foreste e inquinano l'ambiente, si trasformano
indebitamente i rapporti economici e diventano uno strumento che
uccide", denuncia il pontefice.
"Gli interessi colonizzatori che hanno esteso ed estendono -
legalmente e illegalmente - il taglio di legname e l'industria
mineraria, e che sono andati scacciando e assediando i popoli
indigeni (...) provocano una protesta che grida al cielo",
scrive il papa illustrando il suo "sogno sociale", di
un'Amazzonia "che integri e promuova tutti i suoi abitanti".
Il sogno di un'Amazzonia che lotti per i diritti dei più
poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce
sia ascoltata e la loro dignità sia promossa. Il sogno di
un'Amazzonia che difenda la ricchezza culturale che la
distingue, dove risplende in forme tanto varie la bellezza
umana. Il sogno di un'Amazzonia che custodisca gelosamente
l'irresistibile bellezza naturale che l'adorna, la vita
traboccante che riempie i suoi fiumi e le sue foreste. Il sogno
di comunità cristiane capaci di impegnarsi e di incarnarsi in
Amazzonia, fino al punto di donare alla Chiesa nuovi volti con
tratti amazzonici. Sono questi i "quattro grandi sogni"
formulati da papa Francesco.
Secondo il Papa, oggi "è abituale ricorrere a mezzi estranei
ad ogni etica, come sanzionare le proteste e addirittura
togliere la vita agli indigeni che si oppongono ai progetti,
provocare intenzionalmente incendi nelle foreste, o corrompere
politici e gli stessi indigeni". "Ciò è accompagnato - incalza
Francesco - da gravi violazioni dei diritti umani e da nuove
schiavitù che colpiscono specialmente le donne, dalla peste del
narcotraffico che cerca di sottomettere gli indigeni, o dalla
tratta di persone che approfitta di coloro che sono stati
scacciati dal loro contesto culturale. Non possiamo permettere
che la globalizzazione diventi 'un nuovo tipo di colonialismo'".
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