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Femminicidi, 8 su 10 conoscevano killer, 54% partner o ex

Istat, più vittime nel Nord Italia. 60% sono straniere

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 6 MAR - Ancora in calo gli omicidi in Italia, ma non quelli che hanno per vittime le donne: otto donne su dieci conoscevano il proprio assassino. Non è rassicurante sul fronte dei femminicidi il report dell'Istat riferito al 2018, in cui si sono registrati 345 omicidi rispetto ai 357 dell'anno precedente. Di questi, 212 hanno interessato gli uomini e 133 le donne, che dall'11% di vittime sul totale nell'anno 1990, raggiunge il 38,6% nel 2018. Per le donne il rischio è soprattutto nell'ambiente domestico. Delle 133 donne uccise nel 2018, più dell'80% è stata vittima di una persona conosciuta. In particolare, nel 54,9% dei casi dal partner attuale o dal precedente. Sono state uccise dal proprio partner 63 donne (47,4%) mentre per altre dieci (7,5%) l'autore del delitto è quello precedente. Altre 33 (24,8%) sono state vittima di un parente e solo nel 12,5% l'autore è sconosciuto. Infine nel 6,8% dei casi si tratta di un omicidio con autore non identificato.
    Tra i partner, nel 2018, i mariti e gli ex mariti sono stati gli autori del 71,2% degli omicidi, con una percentuale in crescita rispetto al 2017 (anno che ha registrato il valore minimo, 51,9%). Riguardo agli uomini, il 37,7% è vittima di sconosciuti mentre il 33% non ha un autore identificato.
    Le donne sono più esposte al rischio di essere uccise da un partner o un ex partner al Nord-ovest e al Nord-est mentre il rischio è minimo al Centro (0,17). Il tasso nel triennio considerato (2016-2018), sempre in riferimento alle morti inflitte da parte dei partner, è pressoché doppio a Bolzano (0,50) e in Friuli Venezia Giulia (0,43) rispetto al valore del Nord-est. Il tasso di omicidi assume valori elevati anche in Liguria (0,41) e si attesta sopra la media in Toscana, Piemonte e Sardegna. Risulta in diminuzione rispetto agli anni passati in Umbria ed Emilia Romagna. Sempre tra le donne, la percentuale di vittime straniere è di poco più elevata (39,5%) rispetto a quella riferita alle italiane (38,6%), mentre nel 2017 la quota era maggiore (circa 40% le prime e 30% le seconde). Tra gli italiani, la proporzione tra vittime maschi e femmine è di 10 a 6 (in aumento sul 2017 quando era 10 a 5), tra gli stranieri di 10 a 7. Le donne straniere sono più di frequente uccise dai loro partner o ex partner rispetto alle italiane (rispettivamente 60% e 53,4%) e meno da parte di altri parenti (10% per le straniere e 29,1% per le italiane), ciò probabilmente anche a causa della generale distanza con gli altri componenti della rete familiare.
    Inoltre, la composizione per età delle donne straniere vittime è molto più giovane: ha fino a 54 anni il 90% delle vittime contro il 37,4% delle italiane di questa età.(ANSA).
   

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