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In evidenza
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Responsabilità editoriale di ASviS
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Riconoscere l'urgenza della crisi climatica e adottare leggi che proteggano le generazioni attuali e future è oggi una delle principali sfide da affrontare. È fondamentale garantire un'istruzione che sensibilizzi sulla crisi climatica, coinvolgere i giovani nei processi decisionali, ridurre le emissioni, limitare l'uso di carbone e pesticidi, riqualificare il settore edilizio residenziale, modernizzare il trasporto pubblico e investire maggiormente nelle comunità colpite dai disastri climatici. Ed è importante anche utilizzare indicatori specifici per assicurare che gli investimenti siano orientati al benessere delle bambine e dei bambini e che rispondano alle loro esigenze.
Questi alcuni dei temi chiave al centro del documento "Governo e giovani dialogano: quali proposte per il clima?" di Save the Children redatto con il contributo di ASviS, Change for Planet, Italian Climate Network, Legambiente, Movimento Giovani per Save the Children e Wwf Young. Un documento nato con l’obiettivo di illustrare le proposte e le idee dei giovani, appartenenti a numerose associazioni e movimenti attivi per la tutela dell’ambiente e il contrasto alla crisi climatica, presentate alle istituzioni e in particolare al ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), Gilberto Pichetto Fratin, durante un evento di dialogo intergenerazionale che si è tenuto in vista della Cop 28 nell’ambito dell’iniziativa All4Youth Italy 2023, promossa da Save the Children in collaborazione con l’Undpr Rome Centre for Climate and Energy.
Dalle stufe ecologiche del Malawi alla piattaforma contro l’ansia climatica della Samoa, i 43 progetti under 30 premiati per contrastare i cambiamenti climatici sono sbarcati a Roma, ma con lo sguardo rivolto alla Cop28. [VIDEO] 23/10/23
I minorenni vengono spesso considerati solo come un gruppo vulnerabile anziché essere riconosciuti come soggetti attivi e agenti di cambiamento. Tanto che meno del 4% dei progetti prende in considerazione, in modo esplicito e significativo, le esigenze e il coinvolgimento dei bambini. Eppure, oggi, 160 milioni di bambine e bambini sono esposti a siccità gravi e prolungate. Entro il 2050, 24 milioni di bambini saranno denutriti a causa della crisi climatica.
Secondo le stime di Save the Children, il numero di bambine che rischiano di subire il duplice rischio degli impatti del cambiamento climatico e del matrimonio infantile è destinato ad aumentare del 33%, raggiungendo quasi i 40 milioni entro il 2050. Inoltre, c’è un’enorme carenza di fondi per molti Paesi colpiti dalla crisi climatica e alimentare: nonostante oltre un miliardo di bambini sia ad altissimo rischio di subire gli impatti della crisi climatica, solo il 2,4% dei principali fondi globali per il clima risponde alle loro esigenze.
Dal Child Atlas, la nuova piattaforma sulla disuguaglianza infantile nel mondo, emergono cinque allarmanti tendenze entro il 2030. L’ong chiede ai governi di impegnarsi su pianificazione, sistema finanziario e investimenti. 28/9/23
Le proposte si articolano su cinque temi chiave: educazione e partecipazione, sistemi agroalimentari, finanza climatica, energia e sostenibilità urbana. Di seguito alcune delle richieste avanzate dai giovani.
di Monica Sozzi
Responsabilità editoriale di ASviS
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