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Responsabilità editoriale di ASviS
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Conoscere il profilo delle persone sensibili all’emergenza climatica, analizzare opinioni e proposte per ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici e diffondere la conoscenza dell’Agenda 2030, produrre una sintesi per facilitare il confronto sulle policy di adattamento: questi gli obiettivi del Rapporto di ricerca “Impatto sociale e clima”. Elaborato dallo Studio Giaccardi & associati a partire dalle risposte di oltre 1.098 interviste tra il 2022 e il 2023 su tutto il territorio nazionale, il documento evidenzia che la partecipazione all’indagine è stata particolarmente significativa in Emilia-Romagna, con il 38,5% del totale dei questionari. Dal Rapporto, pubblicato il 28 giugno 2023, emerge inoltre che il cosiddetto “fattore caldo”, ovvero le intense ondate di calore che hanno caratterizzato il 2022, ma che stanno continuando anche in questa estate, agisce come “dominante trasversale sia nel trend di partecipazione alle interviste, sia nel tasso di risposta alle domande”.
I risultati del questionario sono serviti agli autori del Rapporto per elaborare otto metriche utili a misurare come vengono percepite le conseguenze del cambiamento climatico a livello sociale. A partire dalle risposte ottenute, sono state redatte delle analisi sugli aspetti chiave emersi dalle interviste, ovvero:
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Il questionario su cui si è basato lo studio è stato diffuso in maniera telematiche attraverso post Facebook, Instagram e Linkedin, oltre che tramite la newsletter utilizzata dagli autori del Rapporto. Dopo l’Emilia-Romagna, il cui dato è stato già fornito, le Regioni da cui proveniva il maggior numero di risposte sono la Lombardia, con il 13,9% del campione, e la Sardegna con il 7,4%. Secondo il documento questo maggiore coinvolgimento deve essere relazionato con una spiccata “sensibilità al cambiamento climatico delle persone residenti in quelle aree, una cultura e informazione locale più attente all’impatto sociale del cambiamento climatico e a una intensità maggiore di relazioni con l’organizzazione che ha realizzato il documento”. È inoltre importante sottolineare che 59,8% delle risposte sono state date da delle donne, che il 65,8% degli intervistati aveva tra i 35 e i 65 anni e che il 62,6% del campione svolge “un’attività imprenditoriale e manageriale”, composta da “altri operatori economici” (34,7%) e “operatori del turismo” (27,9%).
di Milos Skakal
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