Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
Extra
Temi caldi
Responsabilità editoriale di ASviS
Responsabilità editoriale di ASviS
Guarda la rassegna dal 17 al 23 ottobre
La scorsa settimana, il dibattito e gli atti adottati dalle istituzioni europee si sono nuovamente concentrati sul tema emergente dell’energia.
La Commissione europea ha adottato il 18 ottobre le attese nuove proposte determinanti per contenere il prezzo del gas attraverso un "price-cap" e altre soluzioni integrative alle misure assunte a più riprese negli scorsi mesi nel quadro del RePowerEu.
In pari data la Commissione ha adottato anche un "piano per la digitalizzazione del sistema energetico".
Il Consiglio europeo riprende le stesse tematiche dell’emergenza energetica nelle conclusioni del 20 ottobre investendo il Consiglio dell’Ue e la Commissione ad assumere con urgenza decisioni concrete.
Il Parlamento europeo si collega allo stesso tema emergenziale sull’energia nel quadro ampio delle raccomandazioni per la posizione dell’Ue in occasione della prossima Cop 27 sui cambiamenti climatici che si terrà a dicembre a Sharm El-Sheik.
LEGGI ANCHE - COME ATTUARE UNA GIUSTA TRANSIZIONE ECOLOGICA? ANALISI E PROPOSTE DEL QUADERNO ASVIS
Rispondere all’emergenza attraverso la preparazione, gli acquisti comuni, la sicurezza energetica dell’Ue
Con la Comunicazione sull’emergenza energetica – preparare, acquistare e proteggere l'Ue insieme, la Commissione presenta nuove misure essenziali sintetizzabili in tre punti:
La Commissione valuta che le suddette misure saranno utili a migliorare la stabilità dei mercati europei del gas nel prossimo inverno e negli anni successivi.
Nel contesto, la Commissione prospetta un uso flessibile e mirato dei fondi della politica di coesione per far fronte all'impatto dell'attuale crisi energetica sui cittadini e sulle imprese, utilizzando fino al 10% della dotazione nazionale totale per il periodo 2014-2020, per un valore di quasi 40 miliardi di euro.
Le misure innovative riguardano l’introduzione di un nuovo meccanismo temporaneo per limitare l'eccessiva volatilità ed evitare impennate estreme dei prezzi nei mercati dei derivati energetici.
In concomitanza, la Commissione mette in evidenza che l’Agenzia europea per la cooperazione dei regolatori dell’energia (Acer) e l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) stanno rafforzando la loro cooperazione attraverso una task force congiunta per potenziare le loro capacità di monitorare e individuare eventuali manipolazioni e abusi nei mercati europei a pronti e dei derivati dell'energia, come misura precauzionale per proteggere la stabilità del mercato.
La Commissione insiste ancora nell’evidenziare l’importanza della riduzione della domanda, come misura essenziale già in essere. Dai dati riportati, ad agosto e settembre, la domanda di gas si è già ridotta in Ue del 15% rispetto alla media dell’ultimo quinquennio.
Come riporta la presidente von der Leyen nel suo discorso sul pacchetto di misure adottato, le precedenti misure per la riduzione della dipendenza dal gas russo hanno portato in pochi mesi a risultati tangibili oltre alla stessa riduzione della domanda, quali l’immagazzinamento delle scorte di gas, ora assicurate al 92%, al taglio di circa i due terzi del gas importato dalla Russia via gasdotto, fino a ridurre la dipendenza dalle importazioni al 9%. Concludendo in sintesi che "se la tendenza attuale che vediamo persiste, diversificando il gas russo, e continuando la nostra azione - anche quella di risparmio -, avremo ricevuto almeno 65 miliardi di metri cubi di gas da altri fornitori e avremo risparmiato 50 miliardi di metri cubi di gas fino alla fine dell’anno".
Nel pacchetto adottato, è inclusa come parte essenziale la proposta di regolamento per rafforzare la solidarietà attraverso un migliore coordinamento degli acquisti di gas, scambi di gas attraverso le frontiere e benchmark di prezzo affidabili, e anche la proposta di una raccomandazione del Consiglio sulla protezione delle infrastrutture critiche alla luce del sospetto sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2.
Come confermato anche nel programma di lavoro 2023 della Commissione, presentato sempre il 18 ottobre, nel primo quadrimestre è prevista l’adozione di una riforma generale del mercato dell'energia elettrica dell'Ue, che comprenderà il disaccoppiamento dei prezzi dell'energia elettrica e del gas.
Nella stessa sessione è stata presentata anche la prima parte della relazione sullo stato dell'Unione dell’energia 2022.
Continua a leggere su asvis.it
Di Luigi Di Marco
Responsabilità editoriale di ASviS
Ultima ora