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Responsabilità editoriale di ASviS
Responsabilità editoriale di ASviS
Sulle tematiche legate allo sviluppo sostenibile i partiti politici presentano più di qualche punto in comune, ma anche alcune differenze nell’impostazione generale e nelle proposte elettorali. Se tutti sembrano concordi sulla necessità di sviluppare azioni concrete in materia di tutela delle nuove generazioni, approccio integrato alla salute e politiche per arrestare il consumo di suolo, quando si entra nel campo della transizione energetica e dell’attuazione del Pnrr così come concordato con l’Unione europea la situazione cambia. L’impressione complessiva è comunque di un consenso trasversale sul decalogo di proposte, aperto sulla piattaforma change.org anche alle firme della società civile, che l’ASviS chiede di realizzare nella prossima legislatura. È questo il quadro emerso dal quinto ASviS Live, ultima tappa di avvicinamento al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022 in programma dal 4 al 20 ottobre, che lunedì 12 settembre ha messo a confronto gli esponenti di Fratelli d’Italia, Pd, M5S, Azione, Forza Italia, Verdi- Sinistra, Impegno Civico, le forze politiche che hanno recepito l’appello dell’Alleanza.
Nel suo intervento introduttivo il presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini, ha illustrato i punti qualificanti del decalogo, nato come strumento per contribuire “ad alzare lo sguardo, a cambiare passo, a uscire dai tecnicismi. Oggi bisogna essere pragmatici e sognatori. La partecipazione e l’impegno sono fondamentali: alcune proposte formulate dall’ASviS nel 2018 sono diventate realtà, come la modifica della Costituzione. Ci auguriamo che le forze politiche rafforzino il rapporto con la società civile e contribuiscano con il loro impegno a diffondere i principi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030”.
Il dibattito è stato moderato dalla giornalista di Repubblica Cristina Nadotti, che ha osservato come “il tema dello sviluppo sostenibile e del clima è fondamentale in questa campagna elettorale. Anche i giovani che sembrano più disinteressati alla politica si dichiarano in larga misura ambientalisti”.
Nicola Procaccini, responsabile del dipartimento Ambiente ed energia di Fratelli d’Italia, ha esordito sottolineando che la tutela dell’ambiente è un tratto identitario dei conservatori e “il cambiamento climatico è un fatto, non un'opinione. Bisogna attuare politiche per adattarsi alle conseguenze che sono particolarmente gravi”. Tuttavia, ha chiarito, “ci sono divisioni sui tempi e sui modi” della transizione ecologica: “I contesti geopolitici fanno la differenza. Pensare in questo momento di abbandonare di colpo l’approvvigionamento da fonti fossili è utopia, ma sarà un obiettivo da raggiungere. L'innovazione tecnologica è la chiave per contrastare il cambiamento climatico e non danneggiare ulteriormente il sistema produttivo nazionale. Non si può cambiare continuamente la linea di indirizzo in campo energetico, anche se si avvicendano governi diversi, serve una coerenza di fondo, altrimenti le rendite in campo energetico non arrivano mai”. Procaccini ha poi ricordato che Fratelli d’Italia, pur stando all’opposizione, ha votato a favore dell’introduzione in Costituzione dei principi dello sviluppo sostenibile, nella convinzione che “la sintesi di posizioni differenti dia soluzioni migliori”.
Eleonora Evi, co-portavoce nazionale di Europa Verde, ha richiamato “la necessità di dare risposte alle due crisi - ambientale e sociale - che i cittadini stanno vivendo sulla propria pelle. “Le crisi ambientali aumentano le disuguaglianze: le ondate di calore colpiscono le persone più fragili, quelle che vivono in aree molto cementificate, senza spazi verdi e che non possono scappare dalla città per trovare refrigerio”, ha detto. “Una delle risposte è la transizione del nostro modello economico ed energetico a un modello pulito e alimentato a fonti rinnovabili, numerosi studi scientifici ci dicono che questo scenario è possibile. Oggi dobbiamo interrogarci sul modo in cui arrivare a un’Italia con energia al 100% rinnovabile. Serve uno scatto in avanti, un cambio di passo. Credo che sia importante cambiare culturalmente il modo in cui pensiamo all’energia, non più come qualcosa prodotto da pochi grandi attori del mercato bensì un modello centrato sull’orizzontalità, democratico e che si inserisce in un percorso di costruzione di pace”. Europa Verde propone la nomina di “un commissario per sbloccare i progetti sulle rinnovabili” e sposa la proposta dell’ASviS di creare un istituto pubblico di studi sul futuro, “un’idea geniale e necessaria”.
Alessandra Gallone, vicepresidente dei senatori di Forza Italia, ha spiegato che “il tema delle rinnovabili è fondamentale, ma con la povertà energetica bisogna mettere in campo misure per garantire la piena autonomia. Occorre considerare i rifiuti come una risorsa, da cui si può ricavare energia. E poi ci sono le comunità energetiche, non solo per le piccole comunità di cittadini ma aperte anche alle imprese. Bisogna poi dare maggiore attenzione ai biocarburanti. Serve rivedere le priorità per garantire al Paese non una ripartenza, ma una vita migliore per i cittadini”. Sul tema della salute, ha detto Gallone, Forza Italia si impegna ad “abbattere le liste di attesa, garantire l’accesso universale alle cure, ridurre i costi delle prestazioni specialistiche, investire sulla prevenzione”.
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di Andrea De Tommasi
Responsabilità editoriale di ASviS
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