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Responsabilità editoriale di ASviS
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Conclusioni del Consiglio europeo del 30-31 maggio 2022
Il 30-31 maggio si è tenuto l’atteso Consiglio europeo, in cui i leader dei 27 Stati membri dell’Ue hanno adottato conclusioni sulla guerra in Ucraina, i relativi effetti e le risposte per rafforzare la sicurezza alimentare, la disponibilità di energia, indicazioni strategiche relative a sicurezza e difesa.
Sulla crisi di guerra in Ucraina, il Consiglio esorta la Russia a "consentire l'immediato accesso umanitario e il passaggio sicuro dei civili, e al pieno rispetto del diritto internazionale umanitario", compresa la Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri di guerra, oltre a permettere immediatamente il rimpatrio in condizioni di sicurezza degli ucraini portati con la forza in Russia.
Il Consiglio conferma che l'Unione europea continuerà a fornire sostegno all'Ucraina per affrontare i bisogni umanitari, il fabbisogno di liquidità e le esigenze di ricostruzione, e invita la Commissione a presentare nuove iniziative a protezione dei rifugiati in fuga dalla guerra anche aiutando i Paesi vicini, pure nell'ambito delle somme stanziate nel quadro finanziario pluriennale. Accoglie inoltre con favore la decisione d’incrementare il sostegno militare all'Ucraina nell'ambito dello strumento europeo per la pace. Indica l’impegno per l'Ue e i suoi Stati membri a intensificare gli sforzi per "contrastare la manipolazione delle informazioni e la falsa narrazione da parte della Russia".
In merito alle sanzioni alla Russia, viene indicato perentoriamente che qualsiasi tentativo di aggirarle o di aiutare la Russia con altri mezzi deve essere fermato, e si invita il Consiglio dell’Ue ad esaminare rapidamente la recente proposta della Commissione concernente misure di diritto penale in caso di violazione delle sanzioni dell’Ue. Nello specifico, il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia (adottato il 3 giugno successivo) riguarderà il "petrolio greggio, nonché i prodotti petroliferi, forniti dalla Russia agli Stati membri, con un'eccezione temporanea per il petrolio greggio fornito mediante oleodotto".
Il Consiglio evidenzia come la guerra stia producendo un impatto diretto sulla sicurezza alimentare e sull'accessibilità economica dei prodotti alimentari a livello mondiale e invita gli Stati membri ad accelerare i lavori sui corridoi di solidarietà proposti dalla Commissione (vedi rubrica Europa del 17/5, 3°paragrafo) e ad agevolare le esportazioni di prodotti alimentari dall'Ucraina attraverso diverse rotte terrestri e porti dell'Ue.
Inoltre, il Consiglio offre il proprio sostegno al "gruppo delle Nazioni Unite di risposta alla crisi mondiale", e all'imminente iniziativa del G7 volta a istituire un'alleanza globale per la sicurezza alimentare, e invita la Commissione a esaminare la possibilità di mobilitare le riserve del Fondo europeo di sviluppo per sostenere i Paesi partner più colpiti.
Nel contesto, sottolinea l'importanza della Politica agricola comune (Pac) nel contributo dell'Ue alla sicurezza alimentare e chiede la rapida adozione dei piani strategici della Pac dei singoli Stati membri. Considerando inoltre le persistenti carenze di fertilizzanti sul mercato mondiale, invita alla collaborazione per promuoverne un uso più efficiente e alternative all’uso degli stessi.
Su sicurezza e difesa, il Consiglio richiama la precedente dichiarazione di Versailles e impegna l’Ue ad attuare con determinazione la bussola strategica, consolidando i partenariati, rafforzando la propria resilienza attraverso maggiori e migliori investimenti per la sicurezza e la difesa, svolgendo un ruolo di complementarità alla Nato.
Sul tema energia richiama il recente piano RePowerEu presentato dalla Commissione, invitando il Consiglio dell’Ue a esaminarne rapidamente le proposte. Specificamente invita a dare priorità ai punti seguenti:
Il Consiglio indica inoltre fondamentale attuare il principio di solidarietà tra Stati membri in caso d’interruzione repentina delle forniture anche attraverso un "piano d’emergenza europeo coordinato" (già previsto dal citato RePowerEu) e con accordi bilaterali tra Stati. Puntualizza come necessario accelerare il riempimento degli impianti di stoccaggio del gas prima del prossimo inverno.
Mette infine in evidenza l’importanza del funzionamento del mercato europeo dell'energia elettrica, e la valutazione dell'effetto dei prezzi del gas su di esso, invitando la Commissione a proseguire con i relativi lavori di ottimizzazione, al fine di rendere il mercato meglio preparato a resistere a una futura volatilità eccessiva dei prezzi, garantendo prezzi accessibili, piena adeguatezza a un sistema energetico decarbonizzato, mantenimento degli incentivi per la transizione verde, preservando la sicurezza dell'approvvigionamento ed evitando costi di bilancio sproporzionati.
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di Luigi Di Marci
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