Sostenibilità non solo finanziaria ma anche per contribuire a migliorare il pianeta. “Raggiungeremo la 'Carbon Neutrality' entro il 2025”. È l'obiettivo del Gruppo Credem annunciato dal presidente Lucio Igino Zanon di Valgiurata.
L'istituto bancario con sede a Reggio Emilia – che già utilizza il 100% dell'energia da fonti rinnovabili – ha avviato un progetto che punta alla massima riduzione delle emissioni prodotte di anidride carbonica illustrato nella Dnf, la dichiarazione non finanziaria.
Il documento, che sintetizza la strategia di sostenibilità del Gruppo, consentirà di raggiungere benefici ambientali (attraverso la riduzione di gas serra, la produzione di ossigeno e la protezione della biodiversità), sociali (con la creazione di nuove possibilità di istruzione e occupazione legate ai progetti di rimboschimento e di progresso nei paesi in via di sviluppo) ed economici con un impegno a favore della fidelizzazione di nuovi segmenti di business.
“Abbiamo bisogno di un pianeta sano per continuare a crescere, anche nel rispetto delle prossime generazioni – continua il presidente del gruppo – Per riuscire a contenere il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5 gradi prevista dall'Accordo di Parigi, occorrono azioni concrete e Credem vuole fare la propria parte. Per questo abbiamo deciso di raggiungere la neutralità climatica, coerente con il Green Deal Europeo, e di promuovere un uso efficiente delle risorse, incentivando un’economia pulita e circolare. La prosperità della nostra comunità e la capacità di continuare a generare valore dipende da tutti noi e questo progetto rappresenta e sintetizza il nostro impegno al riguardo”.
“La compensazione delle nostre emissioni è un obiettivo al quale ci siamo avvicinati con gradualità – spiega Marzia Nobili, relazioni istituzionali e sostenibilità Credem – Prima abbiamo esplorato ogni possibilità per comprimere l’impronta carbonica del Gruppo: dal 2017 ad oggi, l’abbiamo ridotta del 55%. Ma un'impresa è un organismo vivente; Credem mette in relazione ogni giorno più di 6.000 persone sul luogo di lavoro che, a loro volta, si relazionano con altri interlocutori, utilizzando canali fisici e virtuali; eroga servizi attraverso il supporto di un’ampia catena di fornitura e un elevato know-how tecnologico. Azzerarle significherebbe interrompere l'attività d'impresa, ma l'ulteriore razionalizzazione delle emissioni che compiremo entro il 2023 ci porterà a un sostanziale contenimento”.
In collaborazione con:
Credito Emiliano