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Erdogan caccia 10 ambasciatori occidentali. Crolla la lira turca

Avevano firmato l'appello in favore di Osman Kavala detenuto da oltre 4 anni

Redazione Ansa

La lira turca tocca l'ennesimo record negativo in seguito all'espulsione ordinata dal presidente Recep Tayyip Erdogan di 10 ambasciatori occidentali in Turchia, tra cui quelli di Usa, Germania e Francia. La valuta nazionale turca si è svalutata di oltre il 2% in un giorno arrivando a sfondare la barriera di 1 dollaro per 9,80 lire turche e di 1 euro per 11,40 lire. Erdogan aveva dichiarato "persona non gradita" gli ambasciatori di Canada, Francia, Finlandia, Danimarca, Germania, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Svezia e Usa per aver chiesto il rilascio di un dissidente politico.

Gli ultimi record negativi toccati con l'apertura dei mercati dalla lira turca si sono registrati mentre è atteso, secondo fonti citate dall'agenzia Reuters, un taglio al 16% degli interessi sui prestiti da parte delle banche statali turche in linea con la scelta della Banca centrale di abbassare di 200 punti base i suoi tassi di riferimento. Tra le banche interessate ci sarebbe anche Halk Bank, coinvolta in un'inchiesta negli Usa con l'accusa di aver contribuito a creare uno schema per evadere le sanzioni americane contro l'Iran. L'ennesimo tonfo della valuta nazionale turca arriva dopo l'ordine di espulsione per dieci ambasciatori occidentali deciso dal presidente Recep Tayyip Erdogan e a pochi giorni dal declassamento della Turchia da parte della Financial Action Task Force, organizzazione intergovernativa che si occupa di combattere il riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento al terrorismo.

I 10 ambasciatori occidentali erano stati espulsi da Erdogan per aver firmato un appello per la liberazione del filantropo anti-Erdogan Osman Kavala, detenuto da oltre 4 anni. Tra i diplomatici coinvolti ci sono i rappresentanti di Stati Uniti, Francia e Germania. 

"Ho ordinato al nostro ministro degli Esteri di dichiarare al più presto questi 10 ambasciatori come persona non grata", ha detto il leader di Ankara. "Vanno a coricarsi, si svegliano e pensano a Kavala. Kavala è il rappresentante turco di Soros. Dieci ambasciatori si recano al ministero degli Esteri per lui: che impudenza! - ha aggiunto Erdogan - impareranno a conoscere e capire la Turchia o dovranno andarsene".

"L'espulsione di dieci ambasciatori è un segno della deriva autoritaria del governo turco. Non saremo intimiditi. Libertà per Osman Kavala",  scrive il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, su Twitter.

"Il nostro ambasciatore non ha fatto nulla che legittimi un'espulsione". Così il portavoce del ministero degli Esteri della Norvegia, uno dei 10 Paesi i cui ambasciatori sono oggi stati dichiarati "persona non grata" in Turchia. Si tratta della prima reazione di uno dei governi direttamente coinvolti. Il portavoce di Oslo, citato da media americani, ha inoltre precisato che la sede diplomatica non ha finora ricevuto alcuna notifica formale al riguardo.

 

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