Sardegna

Migranti: nuovi sbarchi in Sardegna, arrivati 43 algerini

Polemiche sul centro di accoglienza, sindaca scrive a Prefettura

Sulcis migranti un barchino

Redazione Ansa

 Non si fermano gli sbarchi di migranti lungo le coste della Sardegna. Da questa mattina sono arrivati complessivamente 43 cittadini algerini. I primi due sbarchi sono stati registrati a Cala Cipolla nel Comune di Domus De Maria, nel Cagliaritano. In spiaggia sono arrivati due barchini con a bordo rispettivamente 11 e sei migrati. Sul posto c'erano i carabinieri. Il terzo sbarco è avvenuto a Porto Tramatzu nel Comune di Teulada, nel sud Sardegna: arrivati in questo caso altri 4 algerini. Successivamente altre 10 sono arrivati a Sarroch, sempre nell'hinterland di Cagliari e altri 12 a Sant'Antioco. Dopo le prime visite mediche e le operazioni di identificazione, i migranti sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Monastir, dove rimarranno in quarantena.

Proprio ieri il centro di accoglienza è stato oggetto di polemiche. La sindaca di Monastir, Luisa Murru, ha scritto una lettera inviata alla prefetta vicaria, Paola Dessì, al presidente della Regione, Christian Solinas e alla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, segnalando l'ennesima fuga dei migranti del centro di accoglienza. " "Alcuni si sono recati al vicino Centro Commerciale - scrive la prima cittadina - e hanno compiuto dei furti, altri sono arrivati nel nostro paese e hanno importunato alcune minorenni.

Episodi di questo genere sono già accaduti nelle settimane precedenti. Da cittadina e da sindaco ho sempre dato grande importanza all'accoglienza e all'integrazione, ma ritengo che questi episodi non siano accettabili e che il mio territorio abbia diritto alla serenità che sempre lo ha caratterizzato". La sindaca chiede "alla Prefettura, che già nelle scorse settimane si è adoperata per cercare di tenere sotto controllo la situazione, di prendere ulteriori e definitivi provvedimenti per garantire la sicurezza dei miei cittadini e del territorio.

Chiedo inoltre al presidente della Regione Sardegna che porti all'attenzione del Governo il problema e se ne faccia anche lui carico, collaborando alla realizzazione di una soluzione definitiva".
   

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