Piemonte

Rider vincono causa contro Uber Italy

Tribunale del lavoro riconosce diritto a rapporto subordinato

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 18 NOV - I ciclofattorini di Uber Eats hanno diritto al riconoscimento del rapporto di lavoro subordinato: è il senso di una sentenza con cui il tribunale del lavoro di Torino ha condannato una società collegata, Uber Italy, al termine di una causa promossa da 10 Rider. Ai ricorrenti, l'azienda dovrà corrispondere la retribuzione per l'attività svolta oltre alle relative indennità. Sulla vicenda è in corso a Milano un procedimento penale per caporalato.

   "La decisione odierna riguarda una situazione passata e ben specifica, che coinvolge una società di delivery con cui non lavoriamo più. Nell'ultimo anno abbiamo rivisto e rafforzato i nostri processi, introducendo una serie di modifiche per fornire ai corrieri indipendenti un ambiente di lavoro sicuro. gratificante e flessibile", comunica Uber Eats in merito alla sentenza del tribunale di Torino su un ricorso presentato da dieci rider. "Siamo in attesa di ricevere le motivazioni della sentenza - conclude la società - dopodiché valuteremo l'opportunità di ricorrere in appello".
   

In vista della partenza delle somministrazioni della terza dose per la fascia 40-59 anni (autorizzata dall’autorità sanitaria nazionale dal 1 dicembre) in Piemonte già a partire da lunedì 22 novembre sarà possibile prenotare la dose aggiuntiva in una delle farmacie aderenti o sul portale www.ilPiemontetivaccina.it.La prenotazione è possibile a cominciare da 15 giorni prima del termine esatto di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, periodo necessario per poter ricevere la terza dose.
“Il Piemonte continua a correre con le terze dosi perché è necessario alzare il più possibile il livello di protezione della popolazione - sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Se la nostra regione prosegue in zona bianca è grazie al successo e all’efficienza della campagna vaccinale, che ci consente di avere oggi una delle situazioni epidemiologiche migliori in Italia e in Europa. Il nostro grazie va a tutto il sistema sanitario che continua senza sosta con il massimo impegno e ai cittadini che hanno compreso l’importanza della vaccinazione. Il nostro appello è a coloro che sono ancora indecisi: abbiate fiducia nella scienza e guardate i dati delle nostre terapie intensive. Il vaccino è lo scudo più forte per proteggerci dal virus e garantire quella nuova normalità, che così faticosamente abbiamo conquistato”.

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