Piemonte

Vino: Cantina Piazzo lancia Barolo 'Green Experience'

Tanti progetti dell'azienda, 70 ettari e 200mila bottiglie

Redazione Ansa

(ANSA) - NOVELLO-ALBA (CUNEO), 06 NOV - C'è il rispetto della tradizione e il gusto e la ricerca del nuovo nella storia e nei progetti dell'azienda vitivinicola Cantina Piazzo, fondata nel dopoguerra da Armando Piazzo e Gemma Veglia. Settanta ettari di vigneti nelle Langhe, che producono 200 mila bottiglie all'anno solo da uve di proprietà, con 16 etichette diverse, destinate per il 95% all'export ma con l'intento della proprietà di fare crescere nuovamente la quota del mercato italiano, al 10-15%.
    Barolo e Barbaresco, soprattutto, ma anche Moscato d'Asti, Roero Arneis e Barbera d'Alba.
    Un fiore all'occhiello è il Barolo dalle uve Nebbiolo nei 13 ettari dei vigneti di Novello (Cuneo) coltivati secondo la 'Green Experience', il metodo improntato alla sostenibilità ambientale studiato con Coldiretti Cuneo, che mette al bando i diserbanti, inserisce nidi per uccelli e pipistrelli per la lotta biologica ai parassiti, tutela biodiversità e paesaggio.
    Un progetto nato cinque anni fa, che ha portato alla prima vendemmia 'verde' nel 2018 da cui è nato il Barolo che andrà in commercio nel 2022. Con l'intenzione dell'azienda, guidata da Marina Piazzo, la figlia del fondatore e dal marito Franco Allario, con i figli Simone e Marco,. di estendere la 'Green Experience' ad altri vigneti.
    Il quartier generale della Cantina Piazzo è a San Rocco Seno d'Elvio, una collina di Alba al confine con i territori di Treiso e Barbaresco. Qui, con la regia di Simone e Marco, c'è il progetto di ampliare la cantina e i locali per le degustazioni, creare un wine club e in futuro un luogo per spuntini o merende sinorie con prodotti locali. "Talvolta - osserva Simone Allario Piazzo - il racconto delle cantine è un po' troppo bucolico: è certamente importante mantenere la tradizione, ma oggi non si può lavorare, sia in cantina sia in vigna, come 20-30 anni fa.
    Le tecniche si sono evolute per diversi motivi, tra cui il cambiamento climatico e quello che ne consegue. Non si costruiscono cantine senza una serie di parametri tecnologici e di impatto ambientale ed estetico". (ANSA).
   

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