(ANSA) - MILANO, 14 OTT - Sfila oggi all'abbazia Mirasole di
Milano, indossata da chi l'ha creata, la linea di abbigliamento
Oso, realizzata da una rete di sartorie sociali di tutta Italia.
Tra queste, quella ospitata dall'organizzazione umanitaria
Intersos, nel suo centro Intersos24 a Torre Spaccata a Roma.
Qui, nella periferia est della Capitale, Intersos ha creato
un Safe Space dove le donne in difficoltà o sopravvissute a
violenze di genere possono ritrovarsi per diverse attività, tra
cui la sartoria e possono trascorrere del tempo anche insieme ai
loro bambini.
Gli abiti di OSO nascono da un progetto collettivo di impegno
sociale e sostegno alle persone con fragilità. Tutta la linea è
inoltre pensata nel rispetto dell'ambiente: i capi sono
realizzati in tessuti naturali come il cotone Gots (Global
Organic Texil Standard), fibra di bambù e di alga e saranno
venduti in tutti i negozi NaturaSì di Italia.
"Tutti i capi della nostra sartoria sociale transculturale, sono
stati totalmente realizzati a mano dalle sarte che sosteniamo
con i progetti di aiuto umanitario - spiega Valentina Murino,
responsabile Sviluppo Sociale Territoriale in Italia di Intersos
- I colori dei tessuti in wax raccontano la loro storia e la
voglia di libertà".
Capo simbolo della collezione la salopette unisex in cotone
bio: "comprandola - aggiunge Murino - si sostiene l'inserimento
lavorativo di donne svantaggiate spesso sopravvissute a violenza
di genere o a rischio abusi e sfruttamento, un doppio motivo per
scegliere un prodotto 100% etico, solidale, sostenibile e
libero". (ANSA).
A Milano sfila la linea Oso, realizzata da vittime violenza
Dal 'Safe space' di Intersos alla passerella di Milano