(ANSA) - L'AQUILA, 12 FEB - "Stiamo raccogliendo le ultime
firme e le delibere approvate nei vari Consigli comunali da
consegnare al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al
quale rimarcheremo, punto per punto, tutte le nostre istanze in
una lettera che a breve gli invieremo, proseguiamo nella nostra
azione, non molleremo".
Così Enzo Di Natale, sindaco di Aielli (L'Aquila), facendo il
punto sulle azioni di protesta contro i rincari autostradali,
scattati a inizio anno con un aumento del 12,89% su A24 e A25
che collegano Lazio e Abruzzo, portata avanti da molti
rappresentanti locali laziali e abruzzesi. Gli stessi che "oggi
pomeriggio si sono riuniti a Carsoli (L'Aquila), per gli ultimi
aggiornamenti e per raccogliere le firme mancanti sulla missiva
per il Presidente della Repubblica". I sindaci, come anticipato
nei giorni scorsi, chiederanno udienza a Mattarella, oltre al
parere dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) sulla
concessione della società Strada dei Parchi, che gestisce l'
autostrada in questione. "Abbiamo richiesto formalmente l'
accesso agli atti mercoledì scorso, ma prima di 10 giorni non
avremo una risposta - sottolinea il primo cittadino - ci stiamo
muovendo su tutti i fronti, non escludiamo altri sit-in, ma una
cosa è certa, non ci fermeremo". Oltre 60 amministratori da
Abruzzo e Lazio hanno iniziato la mobilitazione il 9 gennaio
scorso, con un sit in a Roma e l'incontro con il ministro dei
Trasporti Graziano Delrio. La protesta, poi, è andata avanti
senza sosta. "È un bel segnale quello che stiamo lanciando a
livello nazionale - dice Di Natale - dai Comuni più grandi a
quelli più piccoli, fino ad arrivare alle Regioni, tutti si
stanno impegnando per trovare una soluzione, nessuno escluso".
Anche sul fronte laziale la protesta prosegue. "Abbiamo finito
una riunione di Consiglio comunale proprio oggi, abbiamo fatto
nuovamente il punto insieme ai consiglieri per informarli sulle
azioni messe in campo", dice il sindaco di Tivoli (Roma),
Giuseppe Proietti. "Proseguiremo sulla linea che abbiamo tenuto
finora, chiediamo un intervento concreto, l'accesso agli atti e,
ovviamente, la sospensione immediata dei rincari. Basta parole e
soluzioni tampone, ora pretendiamo concretezza".