(ANSA) - L'AQUILA, 29 MAG - "Ripercorrendo le esperienze
della precedente programmazione, le novità introdotte dalle
nuove indicazioni dell'Unione Europea e le scelte operate dalle
altre Regioni del centro Italia, è stata riaffermata la
necessità di correggere l'errore compiuto dall'attuale Giunta.
Escludere la gran parte dei Comuni dei crateri dalla Carta degli
aiuti di Stato, significa penalizzare aree e imprese che possono
contare su grandi risorse finanziare provenienti dal Fondo
Complementare del PNRR destinato proprio ai Crateri". Il
consigliere regionale abruzzese del Pd Pierpaolo Pietrucci torna
a chiedere la modifica della versione della Carta degli aiuti di
Stato approvata dalla Giunta regionale di centrodestra che, a
suo avviso, taglia fuori i comuni del cratere sismico. L'istanza
è stata ribadita al termine di una riunione all'Aquila alla
quale, su invito dei gruppi consiliari dell'opposizione di
centrosinistra, hanno partecipato sindaci del cratere e
rappresentanti delle forze sociali. A intervenire sono stati,
oltre a Pietrucci, i consiglieri regionali Americo Di Benedetto,
della civica Legnini presidente, Silvio Paolucci, capogruppo Pd,
e l'ex vice presidente della Giunta regionale con delega alle
attività produttive Giovanni Lolli. La tematica è tornata di
attualità in seguito allo sciopero della fame di cinque giorni
inscenato da Pietrucci il quale ha bloccato la protesta in
seguito all'inserimento della questione all'ordine del giorno
del Consiglio regionale: nella discussione sfociata nella
decisione di rinviare l'esame di eventuali cambiamenti alla
commissione politiche comunitarie, c'è stato uno scontro molto
duro tra lo stesso Pietrucci e il presidente della Giunta
regionale, Marco Marsilio. "Parliamo di 1 miliardo e 800
milioni, di cui 800 milioni proprio dedicati allo sviluppo
economico, che i territori abruzzesi rischiano di non poter
utilizzare appieno perché esclusi dai benefici europei - si
legge nella nota stampa di Pietrucci - Al contrario proprio i
Comuni sismici delle altre Regioni, godendo di maggiori
intensità di finanziamento, sfrutteranno più velocemente le
risorse, mettendo le nostre imprese in una condizione di
subalternità e rendendo i nostri Comuni economicamente meno
attrattivi".
"Non si tratta - è stato ricordato nella riunione - di una
questione politica: 'Umbria e Marche sono anch'esse amministrate
dalla destra, eppure hanno inserito tutti i loro Comuni del
Cratere nel perimetro delle loro Carte degli Aiuti. Lo hanno
fatto nell'interesse delle loro imprese per far coincidere la
grande disponibilità di fondi del PNRR con le maggiori
agevolazioni concesse dall'Europa e creando, così, un
moltiplicatore di sviluppo". "Occorre dunque cambiare
l'orientamento della Regione Abruzzo: in passato e in altre
realtà italiane è stato possibile chiedere e ottenere
dall'Unione Europea la modifica: bisogna elaborare una seria,
coerente e approfondita motivazione istituzionale per reinserire
almeno tutti quei Comuni le cui aree industriali e artigianali
offrono opportunità di insediamento e sviluppo e dove sono già
in corso progetti imprenditoriali di qualità - ha spiegato
ancora il dem - È in gioco il destino dell'Abruzzo montano, dei
Comuni e dei Borghi dell'Appennino che, dopo la terribile
esperienza del terremoto, possono ritrovare una prospettiva di
rilancio, di occupazione e di vita". (ANSA).
Carta Aiuti, Pietrucci (Pd), Giunta Abruzzo corregga errore
Consigliere regione:reinserire cratere, in ballo futuro Interno
