"Riconfermato non solo per
continuità, ma anche per i risultati raggiunti e il progetto per
gli anni successivi, compreso il nuovo ospedale, abbattimento
liste d'attesa e digitalizzazione", cosi Nicoletta Veri,
assessore alla Salute della Regione Abruzzo, ha salutato a
Teramo, in una conferenza stampa, la conferma della nomina a
direttore generale della Asl di Teramo di Maurizio Di Giosia.
"Devo sottolineare la complementarietà - ha spiegato - del
direttore Di Giosia con tutto il sistema, anche nei momenti più
difficili, insieme al direttore sanitario Maurizio Brucchi e a
quello amministrativo Franco Santarelli. Tra i risultati,
l'acquisto di nuove apparecchiature, come le Pet di proprietà".
"Essere riconfermato dopo sessanta giorni è un riconoscimento
importante, in quanto la nomina non è scontata", ha detto Di
Giosia. "La riorganizzazione delle strutture di supporto, il
disavanzo strutturale, le liste d'attesa e il nuovo ospedale
sono le priorità dichiarate per i prossimi quattro anni".
"Non c'è più tempo da perdere - ha aggiunto -, la Asl si è
attenuta alle indicazioni del Consiglio comunale di Teramo ed
ora ognuno si assuma le responsabilità per avere un nuovo
ospedale. A parer mio deve essere decentrato, mentre il
'Mazzini' deve diventare il punto di riferimento del
territorio". Veri ventila una lettera di sollecito per il
Comune, se non dovesse operare una scelta.
"Tra le nuove sfide per la Asl - ha proseguito - ci sono la
cartella clinica elettronica, l'archivio regionale multimediale,
il consolidamento della rete wi-fi per consentire ai medici
consultazione delle cartelle direttamente in corsia, fino ad
arrivare al nuovo fascicolo sanitario elettronico".
"Nell'ambito del personale siamo alla ricerca di medici
anestesisti e d'urgenza. Nel 2022 la mobilità passiva si è
ridotta a 4 milioni di euro, invariata rispetto al 2021. La
mobilità attiva è aumentata di 1,1 milioni, 600mila euro intra
regione e 500mila euro per extraregione. Tra i fattori di
attrazione l'attivazione della chirurgia robotica per un anno
negli interventi in urologia e ginecologia. L'incremento di
cardiochirurgia e l'analisi di occupazione posti letto. Per le
liste d'attesa, causate da crescente domanda per consumismo
sanitario e medicina difensiva - ha concluso - il servizio
recall ha permesso di recuperare 6,5mila prestazioni annue,
insieme al piano di velocizzazione delle urgenze. In parallelo
la lotta alle prescrizioni inappropriate, con l'attivazione di
un software per valutare i medici di base".
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