"Siamo a uno snodo senza precedenti
per il nostro servizio sanitario nazionale. Per la prima volta
dopo molti anni si è aperta una nuova stagione di investimenti,
ci sono risorse senza precedenti che arrivano sul Ssn. Quando
sono diventato ministro, due anni e mezzo fa, avevamo 114
miliardi di euro sul fondo sanitario nazionale. Si metteva
mediamente 1 miliardo in più l'anno, circa lo 0,8%. Dopo 2 anni
e mezzo sul fondo sanitario nazionale abbiamo circa 10 miliardi
in più". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza
intervenendo in collegamento al convegno "I valori del Servizio
sanitario nazionale e le sfide della post pandemia. Dal PNRR al
DM 71", organizzato a Teramo da Federazione Italiana Aziende
Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) e Asl di Teramo.
"C'è stata oggettivamente una crescita significativa della
quantità di risorse ordinarie che permanentemente lo Stato
investe sulla salute - ha proseguito il ministro - Un fatto
positivo che segnala la direzione giusta, ma bisognerà fare di
più con le prossime leggi di bilancio, perché questa somma possa
crescere e perché passi l'idea che ogni euro in più che lo Stato
mette sulla salute non è spesa pubblica, ma investimento sulla
qualità della vita delle persone".
"Insieme a queste risorse ordinarie abbiamo quelle
straordinarie - ha proseguito - 20 miliardi in più del Pnrr che
ci consentiranno fino al 2026 di far fare il salto di qualità al
nostro Ssn. Per la prima volta quest'anno finanziamo anche un
PON espressamente dedicato alla salute, 625 milioni di euro per
il recupero di screening oncologici nelle regioni del Sud, per i
consultori, per le politiche di genere e la salute mentale".
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