(ANSA) - TERAMO, 30 MAG - E' stata inaugurata stamattina
nel centro prelievi al pianterreno del secondo lotto
dell'ospedale di Teramo e al poliambulatorio al primo piano la
mostra delle opere esposte realizzate dai laboratori artistici
della Fondazione Piccola Opera Charitas (Poc) di Giulianova e da
quelli della gemellata organizzazione cinese Hui Ling. Entrambe
le realtà utilizzano gli strumenti artistici come mezzi
privilegiati per lo sviluppo della creatività, delle abilità
motorie e cognitive e l'espressione delle funzioni emotive,
affettive e relazionali delle persone con disabilità,
all'interno dei percorsi di terapia occupazionale ed
ergoterapia.
Al taglio del nastro erano presenti il direttore generale
della Asl Maurizio Di Giosia e il presidente della Poc Domenico
Rega.
"Il connubio fra arte, riabilitazione e sanità ritengo sia
particolarmente felice. Così come è importante il rapporto fra
gli ospedali e le strutture che operano sul territorio. E questa
mostra è la "summa" di tutto: un esempio di quella che è
l'umanizzazione dei luoghi di cura. Vedrete che queste opere
dicono molto delle emozioni, degli stati d'animo,
dell'interiorità dei pazienti che le hanno realizzate. Un mondo
interiore empatico e gioioso", ha dichiarato Di Giosia.
Accanto alle opere che già sono state esposte in mostre a
livello nazionale e internazionale si aggiunge l'arazzo "La
relazione è tempo di cura" appositamente realizzato per la ASL
di Teramo dai ragazzi del laboratorio artistico della maestra
Ileana Patacca. Al riguardo il presidente Rega ha spiegato:
"Frutto del lavoro di gruppo e quindi già di per sé segno di una
relazione che si sviluppa nella condivisione di uno spazio, lo
spazio dell'opera, attraverso l'impegno alla collaborazione,
all'ascolto, all'empatia, tempo di cura, per il tramite
dell'immagine delle case variopinte rimanda all'idea
dell'abitare come modo umano di esistere che va oltre
l'occupazione di uno spazio poiché implica le relazioni, anzi è
relazione; come tale, il suo senso fondamentale è l'avere cura.
Le case, attraverso la molteplicità dei colori esprimono
l'accoglienza delle diversità e, quasi in un horror vacui, si
sostengono le une con le altre, a mostrare che si può fare
esperienza di un abitare generativo, in cui ognuno si prende
cura dell'altro come parte di una comunità". Il presidente Rega
ha ricordato anche che la Fondazione Piccola Opera Charitas, da
sessant'anni sul territorio abruzzese a servizio dei più
fragili, mentre il direttore generale Di Giosia ha sottolineato
i diversi ambiti in cui da tempo sono state attivate
collaborazioni con la Asl. L'idea e della mostra è stata
promossa dall'Ici del poliambulatorio del Mazzini, Graziana
Mancini, supportata nell'organizzazione dalla dipendente
Federica Bacchetta. (ANSA).
Inaugurata la mostra dei ragazzi della Poc al 'Mazzini'
Di Giosia, connubio fra arte, riabilitazione e sanità è felice
