"Per quest'anno il traforo del
Gran Sasso non sarà subirà limitazioni di traffico perché, per
le condizioni climatiche per le quali avevano preventivato gli
interventi tra ottobre e novembre, non si potranno fare i
sondaggi all'interno della galleria. Mentre approfondiremo le
analisi per stabilire quanto accaduto, possiamo cominciare
l'iter autorizzativo per i carotaggi all'esterno del tunnel".
Così Pierluigi Caputi, Commissario straordinario per la
sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, dopo l'audizione
che si è tenuta oggi in Commissione Ambiente della Camera dei
Deputati in merito ai lavori concernenti il traforo del Gran
Sasso e gli interventi per la messa in sicurezza dell'acquifero
che distribuisce acqua a circa 700mila cittadini. Almeno per i
prossimi mesi invernali sono quindi scongiurati i disagi per gli
automobilisti, costretti per alcuni giorni al senso unico
alternato con semafori. I lavori erano stati sospesi nei giorni
scorsi dopo che la Italfer, del gruppo RFI, ha comunicato al
commissario la presunta rottura di una canala della conduttura e
l'innalzamento della torbidità delle acque. Caputi, storico ex
direttore del ciclo idrico integrato della Regione Abruzzo, ha
annunciato che per stabilire le cause che hanno portato
all'intorbidimento dell'acqua, domani è un programma "la prima
riunione del gruppo di lavoro con tutti gli attori coinvolti, da
me chiesto espressamente il 17 ottobre scorso, che vede, su mia
indicazione, nel ruolo di coordinamento, la presenza di un ente
terzo come il Sian che ha la responsabilità della potabilità
dell'acqua". "Domani entrerà nel vivo l'analisi tesa a
verificare quanto successo e indicare se e chi dovrà
intervenire. A tale proposito, sottolineo che non mi risulta che
ci sia certezza della 'canala' e che quindi i motivi sono tutti
da indagare. Con il gruppo di lavoro nel quale sarà presente
Ruzzo spa, società pubblica del ciclo idrico integrato del
Teramano, sarà possibile anche accedere all'acquifero per fare
ulteriori controlli" ha concluso il commissario che oggi in
commissione ha chiarito che non possono essere stati i veicoli
in transito nel traforo la causa della torbidità dell'acqua, che
comunque Ruzzo spa ha stabilito "sicura e potabile" fin dal
primo momento.
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