Quattro misure cautelari e
nove indagati, accusati di aver dato vita a oltre 500 cessioni
di cocaina. E' il bilancio di un'operazione, condotta dai
carabinieri della Compagnia di Ascoli Piceno che ha consentito
di individuare un'estesa e consolidata attività criminosa ad
opera di svariati personaggi, tutti domiciliati nell'area
ascolana e dediti alla detenzione ed allo spaccio al minuto di
sostanze stupefacenti di tipo cocaina. Le illecite attività
accertate avrebbero riguardato diversi territori ricadenti sia
nella provincia ascolana che in quella di Teramo, fino ad
arrivare alla zona costiera.
Nella mattinata di ieri fra Ascoli Piceno, Monsampolo del
Tronto, Spinetoli (Ascoli Piceno), Sant'Omero e Colonnella
(Teramo), 30 carabinieri della Compagnia di Ascoli Piceno,
supportati da due unità cinofile antidroga dei carabinieri di
Pesaro e da una unità cinofila della Polizia locale di Ascoli
Piceno, hanno dato materiale esecuzione alla misura cautelare.
Contestualmente sono state eseguite anche diverse perquisizioni
domiciliari che hanno permesso di rinvenire 50 grammi di cocaina
suddivisa in dosi, bilancini di precisione, materiale vario per
confezionare le dosi, e 5.500 euro in banconote di vario taglio,
il tutto sottoposto a sequestro. L'operazione ha permesso, nelle
varie fasi, il sequestro di circa 3 etti di cocaina e di 10mila
euro in contanti.
Le investigazioni sono state iniziate a ottobre del 2023, a
seguito del sequestro da parte dei carabinieri di un discreto
quantitativo di cocaina rinvenuta nelle disponibilità di due
soggetti che stavano gravitando nella provincia di Teramo, in
grado di occultare la droga in nascondigli ricavati nel terreno
nei contesti agresti delle campagne ascolane e teramane. A
carico degli indagati si sarebbero registrati contatti per la
cessione di oltre 500 dosi di cocaina. Gli elementi raccolti
hanno permesso di ricostruire il considerevole volume del giro
di affari che avrebbe superato i 30mila euro. All'esito della
complessa attività investigativa, il gip di Teramo ha emesso un
provvedimento restrittivo a carico di quattro degli indagati, su
complessivi nove, che dovranno rispondere di detenzione e
spaccio di stupefacenti.
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