C'erano i parenti di Bolognano,
nipoti e pronipoti, ma c'erano idealmente anche i figli rimasti
in vita, ora novantenni, e da decenni emigrati in Canada, nella
cripta dell'ossario del cimitero del paese a rendere omaggio
alla memori di Luigi Ricci, il primo caduto civile della
provincia di Pescara durante l'occupazione tedesca il 15
settembre 1943.
Con loro a ricordare Luigi, ucciso da un giovane soldato tedesco
alla stazione di Tocco a Casauria mentre prendevano beni
alimentari da un treno deragliato, anche il vice sindaco del
Comune Luca Trovarelli, consiglieri comunali, e il presidente
dell'Anpi provinciale Nicola Palombaro più quello della sezione
Val Pescara Walter Rapattoni.
Un mazzo di fiori e una foto ricordo, ma soprattutto l'impegno a
ritirare fuori dall'oblio la sfortunata vita di Luigi Ricci,
morto a 32 anni con 5 figli piccoli per mano dell'oppressore
nazifascista. Nei prossimi giorni il Comune di Bolognano
organizzerà l'apposizione di una lapide ricordo per Ricci e
iniziative per raccontare la sua storia.
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