"Circa 300 persone persero la vita a
seguito del terremoto che otto anni fa scosse non solo il Centro
Italia ma l'intero Paese. Alla comunità così duramente colpita,
la Croce Rossa Italiana fece una promessa: non vi lasceremo
soli. Davanti alle macerie di palazzi, strade, piazze, scuole,
decidemmo di non abbandonare quei territori. Ancora oggi siamo
lì, al fianco di chi porta dentro di sé le ferite del sisma, di
quei momenti in cui tutto era perduto, in cui ogni domani
sembrava impossibile. Al fianco della popolazione, di ogni
donna, uomo, bambina e bambino, abbiamo confermato il nostro
impegno e, con esso, la presenza di Volontarie e Volontari,
pronti ad abbracciare e sostenere chiunque fosse in difficoltà".
Lo sottolinea in una nota il Presidente della Croce Rossa
Italiana, Rosario Valastro, a otto anni dal terremoto del 2016.
"In quelle terre, prima fra tutte Amatrice, devastate dal
sisma, abbiamo riportato speranza e, ancora oggi, siamo
impegnati a ricostruire strutture di aggregazione, integrazione
e cultura. Opere per il territorio, per la popolazione, alle
quali, tra il 2024 e il 2025, se ne aggiungeranno altre tre. Il
nostro pensiero - conclude Valastro - va a quanti persero la
vita a seguito del terremoto e alle loro famiglie, per la
sofferenza che ancora portano dentro, per una ferita che è
ancora presente, tanto nei loro quanto nei nostri cuori". "Alle
Volontarie e ai Volontari impegnati fin dai primi momenti di
questa terribile emergenza, il mio più sincero grazie per aver
alleviato le sofferenze di quanti soffrivano per la perdita un
proprio caro, di coloro che erano rimasti senza una casa, un
lavoro, di quanti, in pochi attimi, hanno visto sconvolta la
propria vita", conclude Valastro,
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