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Tagli a enti locali, sindaci abruzzesi chiedono restituzione

Tagli a enti locali, sindaci abruzzesi chiedono restituzione

Lettera di 50 primi cittadini al governatore Marsilio

L'AQUILA, 01 agosto 2024, 18:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Con una lettera pubblica, inviata al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, 50 sindaci abruzzesi invitano il governatore a chiedere per loro conto "la restituzione delle somme tagliate in virtù della spending review". I sindaci si riferiscono ai tagli decisi dal governo a danno dei Comuni e delle Province nell'ultima legge di Bilancio. Si tratta per l'Abruzzo di complessivi 37 milioni di euro fino al 2028. "Nello spirito di leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali - si legge nella nota - ci dichiariamo fin da subito disponibili a dialogare nel merito e a lavorare insieme per individuare le soluzioni più appropriate, affinché possa essere garantito agli abruzzesi il pieno accesso ai servizi scolastici, ai servizi sociali e assistenziali, di trasporto, sia assicurata la cura del territorio la manutenzione di strade, edifici pubblici e tutto quanto è in carico alle funzioni comunali".
    I 50 sindaci abruzzesi in alternativa alla cancellazione dei tagli pongono sul tavolo due proposte per alleviarne il peso: consentire l'utilizzo dell'avanzo libero per le spese correnti (come sociale, cultura); ridurre la percentuale di accantonamento al Fcde (Fondo crediti di dubbia esigibilità).
    "I tagli - si legge ancora nella lettera - incidono in modo diretto sulla spesa corrente dei Comuni e si tradurranno in minori servizi ai cittadini. Il criterio di riparto inoltre colpisce maggiormente i Comuni che hanno avuto più capacità di intercettare i fondi del Pnrr e che, di conseguenza, hanno un maggiore fabbisogno di cassa per dare piena operatività alle strutture e alle opere realizzate. I Comuni, più di altri livelli istituzionali, hanno subìto riduzioni di gettito e aumento di oneri contabili e gestionali, a seguito della crisi finanziaria del 2008 che ha imposto il rigore di bilancio".
    "Nonostante questo - viene sottolineato - noi sindaci abruzzesi abbiamo continuato a stare al fianco dei nostri cittadini, garantendo l'esecuzione di tutte le funzioni che ci sono affidate e assorbendo sulle nostre spalle larga parte della crisi sociale che ha contraddistinto questi anni, fino alla drammatica crisi pandemica".
   

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