Approvato all'unanimità il
bilancio di Aca Spa, la società che si occupa del servizio
idrico nella provincia di Pescara e in parte delle province di
Chieti e Teramo: cinque milioni di utile di esercizio ante
imposte, valore della produzione 75 milioni, 88 milioni di
attivo fra incassi correnti, recupero crediti e entrate a titolo
di finanziamento, 12 milioni gli investimenti solo in conto Aca
oltre alle fonti Masterplan, Sblocca Italia e Pnrr, 3,5 milioni
di restituzione ai soci, mantenendo fisso il costo del personale
a 11 milioni di euro e riducendo di 10 milioni i crediti su
clienti e di 6 milioni i costi di produzione. Nessun
indebitamento bancario. Lo fa sapere, in una nota, la stessa
società.
"Uno sforzo concreto e silenzioso di tutta l'organizzazione,
a cui va reso merito. I sindaci - si legge - ringraziano e
chiedono di comunicare con maggiore efficacia una società
risanata, la più grande d'Abruzzo, che serve mezzo milione di
utenti su tre province".
Nell'assemblea di ieri, la presidente Giovanna Brandelli ha
rendicontato "le misure intraprese per la gestione della crisi
idrica, che è paragonabile a quella del 2007, fra lavori fatti
dal 2016 a oggi, compresi undici chilometri di sostituzione reti
solo nel 2023, cantieri in corso per 38 milioni di euro per il
rifacimento dell'adduttrice Giardino e la digitalizzazione delle
reti, 47 milioni di progetti finanziabili dal Pniissi e lo
studio per la riattivazione del potabilizzatore Campo Pozzi
Vomano".
"Fra pochi giorni - si legge ancora nella nota -
l'attivazione del secondo pozzo di emergenza d Bussi che ci
consentirà di incrementare 50 litri/secondo la dotazione idrica
in distribuzione. Le misure per fronteggiare l'emergenza:
disponibilità di personale e mezzi h 24, soccorso idrico con
autobotti, comunicazione istituzionale e social dei programmi di
turnazioni, informazione ai sindaci in tempo reale, e ancora un
invito a fare rete per fermare l'emorragia di acqua potabile per
qualsiasi utilizzo".
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