Una giovane allieva del primo anno
della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza
ha denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale
all'interno della struttura delle Fiamme Gialle che si trova a
Coppito, in Abruzzo. Secondo quanto rivelato dal Corriere della
Sera, a incastrare i presunti autori del reato ci sarebbe anche
una chat creata su WhatsApp in cui un capitano si confrontava
con altri parigrado su quanto avvenuto. Il Comando generale
della Guardia di Finanza ha avviato le proprie indagini
disponendo il trasferimento sia del capitano, indicato dalla
vittima come l'autore delle violenze, sia degli altri militari
che erano venuti a conoscenza degli episodi.
La ragazza potrebbe ora essere ascoltata di nuova da chi
indaga in procura all'Aquila, e forse anche dalla Procura
militare. Per il momento gli avvocati che difendono il capitano
indagato, Cesare Placanica e Maria Leone, preferiscono non
commentare "restando fiduciosi sull'esito dell'indagine". Nei
prossimi giorni dovrebbero arrivare anche gli ufficiali che
prenderanno il posto di quelli trasferiti e assegnati a svolgere
incarichi operativi in altre regioni.
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