"E' improcrastinabile un impegno
effettivo e concreto da parte delle massime autorità provinciali
di pubblica sicurezza, affinché dal Governo arrivi un segnale di
discontinuità con il recente passato che ha visto una costante
diminuzione di personale, in particolare per quanto riguarda i
presidi della Polizia di Stato della provincia". Lo affermano i
sindacati Siulp e Fsp Polizia di Stato di Pescara,
sottolineando, dopo l'incontro che si è svolto in Prefettura lo
scorso 16 luglio, che "la questione sicurezza è tornata al
centro del dibattito dopo sette mesi in cui l'emergenza assoluta
è stata rappresentata dall'esigenza di assicurare una costante
vigilanza del palazzo della Prefettura, sorvegliato h24 sia
internamente che esternamente".
Le due sigle affermano che gli operatori della sicurezza "per
oltre 200 giorni si sono alternati su un veicolo di servizio
fermo davanti le mura del palazzo dell'Ufficio Territoriale del
Governo, in un dispositivo di opinabile utilità" e parlano di
risorse "sottratte così al già complicato controllo del
territorio che negli orari notturni non può contare neppure del
supporto della Polizia Locale, nonostante il protocollo d'intesa
tra il Ministero dell'Interno e l'Anci".
"Ora che l'emergenza del palazzo sarebbe finita - aggiungono
- si torna a parlare di movida, di devianza giovanile, dell'uso
smodato di alcolici e stupefacenti, del facile porto di armi da
taglio, come se tutto questo non fosse mai stato avvertito nelle
oltre 200 lunghe serate e notti in cui gli operatori della
sicurezza di Pescara smarrivano i propri occhi sulle mura
bianche di quello stesso Palazzo in cui oggi si parla della
questione sicurezza. In realtà, ricordiamo che proprio la
sicurezza pubblica era stata al centro del discorso fatto dal
sig. Prefetto di Pescara anche in occasione dei suoi incontri
con tutte le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato".
"La Questura di Pescara - proseguono - è stata l'unica delle
quattro Questure della regione Abruzzo a non registrare nuove
assegnazioni nel piano rinforzi dei movimenti agenti di
giugno-luglio. Per quanto riguarda il presunto rinforzo di 14
agenti di cui pure si parla, è bene precisare che si tratta di
assegnazioni temporanee solo per il periodo estivo, a malapena
utili a coprire le legittime fruizioni dei giusti periodi di
ferie del personale effettivo. La stessa Polizia Stradale, a
fronte delle dieci unità promesse dai vertici, sempre lo stesso
mese ha ottenuto solo quattro nuove assegnazioni, assolutamente
inadeguate a coprire le sempre maggiori esigenze di servizio".
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