PESCARA, 15 LUG - Sei condanne e due assoluzioni per il processo sui Grandi Eventi a Pescara: la sentenza è giunta poco dopo le 17.30, dopo una lunga udienza caratterizzata dalla replica “fiume” del pm Luca Sciarretta che, in quasi 3 ore, ha ritenuto di dover puntualizzare su parecchi temi emersi nelle arringhe difensive. Nel primo pomeriggio le controrepliche prima della lettura del dispositivo del giudice Valente, che ha deciso per la condanna a 4 anni e 8 mesi per l’ex assessore comunale Giacomo Cuzzi; 4 anni e 4 mesi per altri due ex assessori comunali, cioè Moreno Di Pietrantonio e Simona Di Carlo; 4 anni all’imprenditore Cristian Summa; 4 anni e 2 mesi per il promotore musicale Andrea Cipolla e 2 anni (pena sospesa) per il collaboratore Alessandro Michetti; assolti l’altro collaboratore Gianfranco Berardinelli e la dipendente Asl Leila Colucci.
Nella sua replica il pm Luca Sciarretta ha ripercorso punto per punto quelle che sono state le vicende dal 2014 al 2019, per le quali gli imputati si sarebbero resi protagonisti di condotte perseguibili in base a ipotesi di reato che andavano dalla corruzione al finanziamento illecito dei partiti, fino alla turbata libertà degli incanti e turbata libertà nella scelta del contraente. Si sarebbe imposto al Comune di Pescara, per quel che riguarda concerti e spettacoli, una sorta di regime di monopolio con una ventina di eventi affidati tutti a Cipolla o a società a lui legate. In cambio, l’allora assessore Cuzzi avrebbe avuto dazioni e voti. Un accordo corruttivo anche nel rapporto tra Cristian Summa, Moreno Di Pietrantonio e Simona Di Carlo: anche qui presunte dazioni in cambio di favori.
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