Il fatto lo ha commesso, ma era
totalmente incapace di intendere e volere. E' giunto a queste
conclusioni il giudice per le udienze preliminari del Tribunale
di Sulmona, Alessandra De Marco, che ha assolto nel pomeriggio
un 32enne dall'accusa di omicidio preterintenzionale. Era
accusato di aver provocato la morte del padre dell'allora
fidanzata, un uomo di 61 anni, avvenuta nell'aprile 2019, quasi
due mesi dopo un'aggressione subita dall'uomo in casa.
L'8 febbraio di quell'anno, l'imputato, come lui stesso
ammise durante un interrogatorio, si era recato a casa del
61enne che era contrario alla relazione tra i due giovani. Nel
corso di una colluttazione l'uomo fu spinto a terra e rimase
gravemente ferito, morendo poi il 4 aprile in ospedale.
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