Stagione ridotta al minimo per
quasi tutti i comprensori sciistici abruzzesi e di fronte a
gestori e proprietari si apre un bivio, lasciare o rilanciare?
Maielletta sceglie di rilanciare. Chiusi da fine gennaio, gli
impianti del comprensorio Passolanciano-Maielletta sono stati
aperti quest'anno 7 giorni a valle e solo 5 giorni in più a
monte, tra i 1700 e i 2050 metri. "Tutte le manutenzioni erano
state fatte, e pagate, prima della stagione: ci ritroviamo ora
con un passivo pesantissimo. Eppure, io continuo a credere in
questo settore. O meglio, noi a 1700 metri possiamo crederci
ancora. Serve però - dichiara all'ANSA Venanzio Lagatta, gestore
degli impianti di Maielletta - un doppio cambio di direzione:
urge un impianto di innevamento programmato con le tecnologie
per sparare anche a 2 gradi, in modo da riuscire a pianificare
la stagione nonostante il clima mite, e bisogna
destagionalizzare l'offerta, con bici, ristoranti e impianti
aperti anche d'estate. L'albergo 'Mammarosa' del resto già
lavora bene da giugno a settembre. Pensiamo di farci trovare
pronti con alcune prime novità già quest'estate".
"Abbiamo però nel nostro comprensorio ancora il problema
della carenza di parcheggi, con conseguente chiusura della
strada già dalle 9.30, che ha reso difficilissimo il lavoro
anche in quei pochissimi giorni di apertura degli impianti. Noi
siamo disposti a investire nel nostro progetto, ma se poi ci si
troverà ancora in queste condizioni, ci sarà da urlare".
Quest'anno la situazione è stata "insolita - spiega Lagatta -
perché le precipitazioni ci sono state, ma non si sono
trasformate in neve. Ha fatto troppo caldo. Negli scorsi anni,
invece, proprio non c'erano precipitazioni, ma le temperature
erano basse. Dopo un'annata pessima come questa, ci troviamo
davanti a un bivio: vendere o rilanciare. Noi abbiamo deciso di
rilanciare".
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