Scrittore, sindacalista, politico
attivo negli Stati Uniti, in Sud America e in Abruzzo,
insegnante ma anche operaio e manovale, Umberto Postiglione
dedicò la sua breve esistenza alla causa degli emarginati, degli
sfruttati, trovando in ogni luogo una ragione per impegnarsi per
l'emancipazione di proletari ed emigrati, all'insegna della
giustizia sociale.
Quest'anno, per il centenario della sua morte, l'istituto
comprensivo a lui intitolato a Raiano, paese in provincia
dell'Aquila dove nacque nel 1893, ha indetto un concorso
letterario regionale dedicato alla sua memoria: il Premio
Umberto Postiglione, aperto a tutte le scuole d'Abruzzo allo
scopo di avvicinare i giovani alla scrittura attraverso la
conoscenza del proprio territorio e degli scrittori locali. È
indirizzato alle scuole dell'infanzia, primarie, secondarie di I
grado, al bienno delle secondarie di II grado con elaborati
grafici, in prosa o in versi sui temi da lui affrontati con
invio entro il 10 aprile.
"Nelle sue poesie ha affrontato temi che spaziano dai nonni alla
natura. È stato infatti tra le altre cose un pre-ecologista, Un
personaggio di rilevanza trasversale, dalla politica alla
docenza. Ha scritto anche un sussidiario", spiega Marcello
Giovannelli, insegnante di scuola primaria a Raiano con lauree
in Lettere e in Filosofia.
Postiglione lasciò l'Italia a 17 anni, nel 1910, non per cercare
fortuna economica come spesso accadeva in quegli anni, ma per il
desiderio di spaziare e conoscere, come scrisse in una lettera
alla cugina: "Quando lasciai l'Italia io non avevo nessun fine
particolare da raggiungere. Ero spinto da una forza interna
ignota a me stesso". Postiglione non si fermava a lungo nei
luoghi dove emigrava ed esercitò i più svariati mestieri,
impiegato, bancario, commesso, giornalista, operaio, minatore,
sempre accanto agli sfruttati che invitava ad istruirsi e ad
associarsi per ottenere i diritti fondamentali. Popolarissimo
tra gli immigrati italiani, per le sue doti di oratore e
scrittore, il giovane raianese teneva conferenze e comizi in
quasi tutti gli Stati americani, infiammando gli ascoltatori sui
temi della lotta operaia e della giustizia sociale.
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