I Servizi consultoriali della Asl
Lanciano Vasto Chieti hanno strutturato un progetto per
accompagnare bambini e ragazzi onco-ematologici nel rientro a
scuola a conclusione delle cure. Al progetto, coordinato dalla
responsabile Drusiana Ricciuti, hanno aderito 12 Istituti
comprensivi e 4 scuole secondarie di II grado, con circa 200
unità coinvolte tra studenti, insegnanti e dirigenti.
L'intervento pone al centro il bambino o l'adolescente e la sua
famiglia, coinvolgendoli in un percorso di cura globale dove le
scuole ri-accolgono i ragazzi particolarmente provati dalla
malattia onco-ematologica e dagli effetti sociali e psicologici
causati da degenze in ospedale e periodi di isolamento. La
finalità è sensibilizzare gli Istituti sulle principali
difficoltà vissute dai ragazzi dopo le cure, che vanno accolti
senza farli sentire "malati". Assistenti sociali e psicologi dei
cinque Consultori della Asl operano sul territorio rivolgendosi
a tutte le figure coinvolte, a partire dall'alunno, che viene
monitorato dal punto di vista emotivo durante il percorso di
rientro scolastico, mentre con docenti e dirigenti scolastici si
lavora sul fronte prevenzione e psico-educazione; anche il
gruppo classe viene seguito affinché possa accogliere il
compagno nel migliore dei modi.
Si mira a prevenire e limitare le conseguenze negative a
lungo termine dovute all'ospedalizzazione dei piccoli pazienti,
da raggiungere attraverso il coinvolgimento del loro contesto
sociale di riferimento. Anche così si promuove la cultura della
solidarietà. "Abbiamo lavorato sulla formazione - spiega
Ricciuti - grazie anche al contributo delle assistenti sociali e
della psicologa Marilena Stallone nel ruolo di referente del
progetto per le équipes di tutti i Consultori familiari. Ma non
si esaurisce qui il nostro contributo, con i nostri operatori
offriamo supporto psico-sociale a docenti, famiglie e alunni
coinvolti in questa delicata tematica. L'iniziativa nasce dalla
necessità di offrire percorsi integrati che favoriscano il
ritorno alla normalità, nell'ambito familiare e scolastico, ai
ragazzi affetti da varie forme tumorali, per i quali
l'aspettativa di guarigione è salita moltissimo".
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