Con 15 impianti, 24 piste,
40 km di area sciabile e 7 rifugi, anche la stazione sciistica
di Campo Felice in Abruzzo, tra Lucoli, Rocca di Cambio e Rocca
di Mezzo, in provincia dell'Aquila, è pronta ad aprire per la
stagione invernale.
"Abbiamo fatto i collaudi di tutte le seggiovie, abbiamo
l'impianto di innevamento pronto, perfezionato con qualche
cannone in più di ultima generazione. Dobbiamo solo aspettare il
freddo. Non manca nulla, a parte il meglio: la neve", spiega
Gennaro Di Stefano, direttore degli impianti di Campo Felice dal
'92, e sindaco di Rocca di Cambio (L'Aquila) al suo terzo
mandato.
"Se domattina dovesse fare un metro di neve, dopodomani potremmo
aprire. Se invece avessimo freddo secco -5/-6 gradi, in 4 giorni
riusciremmo a realizzare almeno 2 piste", spiega Di Stefano.
"Il plesso sciistico impegna circa 400 lavoratori fissi, tra
operai, gestori dei locali, dei rifugi, maestri di sci". Oltre a
tutto l'indotto che il bacino, insieme alla stazione sciistica
di Ovindoli che dista circa 15 km, produce per le attività
commerciali locali.
"Anche d'estate la stazione di Campo Felice è aperta con una
seggiovia quadriposto, che ha un rifugio in quota e uno alla
base. Poi c'è la pista di bici, molto frequentata dai primi di
luglio a metà settembre".
"Gli impianti di Campo Felice esistono dal 1970 e non sono mai
stati chiusi. C'è stata un'interruzione nel 1989/90 per mancanza
di neve: non c'era ancora l'impianto di innevamento artificiale.
La pandemia ci ha bloccato un anno ma abbiamo aperto un paio di
impianti per dare la possibilità agli atleti di interesse
nazionale di allenarsi".
"Vorremmo, ma penso sia l'idea di chiunque gestisce i paesini
dell'entroterra e di montagna, un po' più di attenzione in più
da parte della politica per ridar vita a queste zone bellissime,
piene di tradizione, che vivono di turismo, ma che pian piano si
stanno spopolando", conclude Di Gennaro.
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