"Sorridente? Si, ma di certo non ero un angelo da bambino" ha confessato, ma da alcuni anni conta di redimersi assistendo ragazzi di tutte le età e fornendo loro servizi specifici - colonie estive e doposcuola in inverno - che rendono più semplice la gestione familiare ai genitori: protagonista della vicenda è Pietro Cammarata - referente e motore da un decennio della cooperativa sociale 'Angeli Sorridenti' a Montesilvano (Pescara) - che, come ama ripetere a tutti, mette "al primo posto della sua attività i bisogni del bambino".
"Sono vedovo da sette anni - racconta Pietro all'ANSA - ho cominciato questa attività quando mia moglie non stava bene, nonostante la sua condizione era lei a darmi la forza, ora non c'è più ma so che continua ad aiutarmi ogni giorno in questo percorso. Un percorso di redenzione e riscoperta possibile solo attraverso l'innocenza dei bambini, inconsapevoli dei mali del mondo e senza pregiudizi. A volte pretendo molto dai genitori, ma in realtà, a mia tutela, l'unico obbiettivo e la felicità del più piccolo. Se vedo un bambino isolarsi e stare solo istintivamente vado lì e cerco di far sì che socializzi con gli altri. È più forte di me".
"L'idea di 'Angeli Sorridenti' - spiega - nasce dalle difficoltà che hanno le famiglie con i figli: io sono il primo, ho tre figli, per noi era problematico sistemare i bambini sia in estate che in inverno, e allora è nato questo progetto per dare un aiuto concreto a chi lavora. Questo significa coprire tutta la giornata, anche nel periodo natalizio e pasquale: fin da subito il nostro orario garantiva un servizio attivo dalle 07.30 alle 19.30, conferendo così un successo già al primo anno con più di cento iscritti. Un grande passo è stato l'inserimento della mensa che garantisce sempre un buon pasto caldo ai bambini, e azzera difficoltà e tempi del preparare un pranzo a sacco. Nel tempo abbiamo cercato di migliorare l'offerta andando sempre più incontro alle esigenze quotidiane di ogni famiglia, fino ad arrivare all'abbonamento ad ore. Avendo ore da gestire liberamente si permette al bambino un'estate senza vincoli, a 360 gradi: il genitore e il bambino hanno così modo di scegliere quando alternare la colonia ad altro".
"La mia cooperativa è nata con un parroco - prosegue nel racconto - era la mia spalla, sempre pronto ad ascoltarmi e a darmi consigli, riuscendo a far emergere la mia parte migliore. Da bambino ero un 'diavoletto sorridente' più che un angelo, sempre pronto a far casino e a dar fastidio. Avendo anni di marachelle ed esperienza alle spalle, ormai mi basta uno sguardo per cogliere ogni monelleria. Purtroppo, da bambino nessuno ha saputo incanalare quell'energia che avevo, ed essendo sempre additato come il casinista tale sono diventato. Ad oggi sento che la mia missione sia quella di custodire e far fiorire quel germoglio lucente nel cuore di ogni bambino".
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