Il Parco nazionale del Gran Sasso
e Monti della Laga ha approvato una convenzione con diversi
partner italiani e stranieri per sviluppare una serie di
interventi volti a supportare la formazione e il consolidamento
di metapopolazioni di Orso bruno marsicano e la loro diffusione
nell'Appennino centrale. Uno dei partner principali del
progetto, l'università di Leon, "fornirà servizi di formazione
veterinaria applicata all'orso bruno, in particolare, attraverso
il suo gruppo di ricerca ITRA ULE (Tecniche di riproduzione
assistita) condividerà il bagaglio di competenze accumulato in
oltre venti anni di manipolazione di orsi bruni;"
Obiettivo dell'iniziativa, approvata dal consiglio direttivo lo
scorso 18 ottobre, è "promuovere la massima diffusione del
popolamento di Orso bruno marsicano lungo la dorsale appenninica
preservandone, nel contempo, l'integrità e il prezioso
patrimonio genetico di cui è portatrice".
I partner sono la Società Italiana per la Storia della Fauna
"Giuseppe Altobello" di Baranello, Campobasso, la Società
Cooperativa COGECSTRE di Penne, l'Università degli Studi di León
e l'Università Cattolica di Lille.
L'università francese provvederà - si legge nel documento - alla
"supervisione relativa agli aspetti biologici ed ecologici dei
progetti, unitamente all'analisi socio-ecosistemica nonché
ecologica e biogeografica degli ecosistemi e dei corridoi
ecologici relativamente alle aree potenziali e attuali di
frequenza dell'orso bruno, ed elaborazione di misure atte a
implementare i servizi ecosistemici".
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