Un anno e quattro mesi di
reclusione, risarcimento da liquidare in sede civile e pagamento
delle spese processuali. È questa la pena inflitta dal giudice
monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, per
un 36 enne residente nella città ovidiana, finito alla sbarra
per aver tentato di strangolare la sua ex. I fatti risalgono al
novembre del 2018 quando il giovane, secondo l'accusa, avrebbe
aggredito e percosso una ragazza, con la quale aveva avuto una
relazione.
Le percosse subite dalla vittima, secondo i referti medici, le
avevano procurato lesioni giudicate guaribili in trenta giorni,
oltre a varie fratture e ferite da taglio. Nel corso delle
indagini, compiute dalla Squadra anticrimine del Commissariato
di Sulmona, era stato accertato che la ragazza venne picchiata
perfino nell'androne di un palazzo gentilizio.
Il 36 enne ha sempre respinto le accuse, sostenendo che quel
giorno non aveva proprio incontrato la donna. Il giudice non gli
ha creduto, tenuto conto di quanto aveva dichiarato
nell'interrogatorio di garanzia, e lo ha condannato a 16 mesi di
reclusione, accogliendo la tesi della parte civile. ll Pm aveva
chiesto l'assoluzione.
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