La popolazione abruzzese al 31
dicembre 2022 è composta da 1.269.860 persone con un calo
tendenziale del 4,8 per mille (Italia: -3,0‰). Lo si apprende
dall'analisi 'Economia e Società - Edizione 2023' presentata
stamani dal Centro Studi dell'Agenzia per lo Sviluppo della
Camera di Commercio del Gran Sasso d'Italia.
Negativa la dinamica naturale (-6,9‰; Italia: -5,4‰),
positiva quella migratoria (+2,1‰; Italia: +2,4‰) grazie al solo
apporto della componente estera (+3,6‰). Gli stranieri (6,4%
della popolazione totale) diminuiscono dell'1,7%.
Per quanto riguarda la composizione per classi di età, a fine
2022 la popolazione regionale è composta per il 11,9% da giovani
tra 0 e 14 anni, per il 25,5% da individui tra i 15 e i 39
anni, per il 37,3% da adulti tra i 40 e i 64 anni e per il
25,3% da persone con più di 64 anni.
Drammatico è dunque l'andamento demografico per classi di
età: "Gli indici di vecchiaia e di dipendenza e l'età media -
rivela l'analisi - registrano un peggioramento della situazione
con un aggravio del carico sociale ed economico riconducibile
all'aumento degli anziani e alla diminuzione dei giovani".
Per istruzione, competenza nonché occupazione e migrazione
giovanili l'Abruzzo si colloca in posizione intermedia tra
Centro-Nord e Mezzogiorno e figura tra le prime regioni
meridionali ma mostra al contempo una minore velocità di
sviluppo.
Tale ritardo, secondo il documento, accresce la poca
vivibilità della regione e alimenta il decremento demografico
che, indebolendo la grande risorsa rappresentata dalla platea
dei giovani, rappresenta il vero pericolo per il futuro.
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