Qual è il ruolo dell'arte e della
cultura in Abruzzo? Quali strategie sono necessarie per attivare
processi di innovazione culturale attraverso l'arte
contemporanea? Come aprire canali di comunicazione e scambio
anche a livello nazionale e internazionale? Sono alcune delle
domande alle quali offre possibili risposte 'Glocal Art.
Dialoghi sull'arte contemporanea in Abruzzo', nuovo programma di
approfondimento all'interno del public program del Maxxi
L'Aquila al via domani, venerdì 20 ottobre alle 17.30, alla Sala
polifunzionale del museo con ingresso libero fino a esaurimento
posti. Cinque appuntamenti, a cura dell'Associazione Harp in
collaborazione con la Fondazione MAXXI, durante i quali artisti,
ricercatori, curatori, comunicatori e animatori culturali
illustrano come il volto della regione sia in trasformazione in
ambito artistico.
Per il primo appuntamento, 'Curatela e gallerie d'arte:
quali prospettive per i nuovi spazi espositivi indipendenti',
sono in dialogo Christian Ciampoli di 16 Civico (un progetto
d'arte che nasce in uno spazio temporaneo situato ai confini
della città di Pescara, al piano terra di una palazzina degli
anni Cinquanta), e Alessandro Di Massimo che con Claudia
Petraroli a Teramo gestisce Celeste, progetto curatoriale di
arte contemporanea. L'incontro sarà introdotto da Valeria Pica.
Il secondo appuntamento 'Comunicare l'arte: sfide e possibilità
nella comunicazione dell'arte contemporanea' con Giovanna Dello
Iacono della Fondazione Aria e Miriam Di Francesco della rivista
Il Segno è in programma per venerdì 10 novembre. Alessandro
Crociata, direttore dell'Osservatorio culturale urbano
dell'Aquila, anima il talk del 17 novembre dal titolo 'Misurare
il successo della cultura: guadagno economico o impatto sul
territorio' mentre Cecilia Canziani, curatrice indipendente,
storica dell'arte e docente dell'Accademia di Belle Arti
dell'Aquila, il 24 novembre propone un incontro dal titolo 'Di
cosa parliamo quando parliamo di arte contemporanea?'. Il 15
dicembre, chiude il ciclo di incontri Pier Luigi Sacco, docente
di Politica Economica all'Università D'Annunzio di
Chieti-Pescara, con una riflessione sulle trasformazioni in atto
nel settore culturale.
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