Uffici di accoglienza e
orientamento, guide e accompagnatori, ricettività e
somministrazione, strutture di ospitalità, maneggi, scuole di
sci, trasporto bagagli, manutenzione dei sentieri, noleggio
e-bike, promozione e comunicazione.
Sono alcuni dei servizi utili ai Cammini d'Abruzzo suggeriti
dai circa 60 - tra rappresentanti di associazioni culturali e
sportive e piccoli Comuni - che ieri a Ovindoli (L'Aquila) hanno
partecipato alla giornata di mapping operativo, fase di
co-progettazione che l'Ufficio speciale per la ricostruzione dei
comuni del cratere 2009 (Usrc) ha promosso con il supporto della
società specializzata Medaarch, per creare e sviluppare i
quattro Cammini di cui è soggetto attuatore: quello della
Baronia, quello tra i Vestini, quello dei Francescani e quello
di Celestino.
Si è trattato del terzo incontro di un processo partecipativo
fortemente voluto dall'Usrc che, attraverso l'ascolto e la
condivisione di tutti gli attori presenti sul territorio, mira a
una progettazione condivisa in cui si disegnano insieme i
servizi che dovranno nascere per rendere fruibili e attrattivi i
Cammini.
Alla presenza del coordinatore dei sindaci Gianni Anastasio e
di alcuni primi cittadini - oltre al "padrone di casa" Angelo
Ciminelli, Paolo Federico di Navelli, Francesco D'Amore di
Fagnano Alto, Luigina Antonacci di Castelvecchio Calvisio e
Mauro Di Ciccio di Rocca di Mezzo - i tavoli di lavoro sono
stati guidati dai facilitatori Francesca Cocco e Amleto Picerno
Ceraso con la supervisione del manager culturale Agostino
Riitano. "Si tratta della prima pratica dell'Usrc di innovazione
sociale a base culturale", spiega Raffaello Fico, titolare
dell'Usrc. "Attraverso un processo di apprendimento collettivo e
la capacità creativa di individui e gruppi, iniziamo a generare
un design di servizi al camminatore mosso da istanze locali.
L'ambito in cui interviene è legato al tema della conoscenza del
territorio e della sua promozione attraverso la valorizzazione
del sistema della mobilità lenta".
"La sfida più grande", fa osservare Fico, "sarà quella di
mettere in connessione due linguaggi, quello della pubblica
amministrazione e quello delle realtà associative e degli
operatori del settore".
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