Due casi di scabbia anche tra gli
agenti penitenziari in servizio nel carcere di massima sicurezza
di Sulmona. La segnalazione arriva dalle organizzazioni
sindacali che lamentano di essere rimaste inascoltate dopo la
denuncia di alcune settimane fa.
Se i casi fossero confermati "anche se i dubbi sono stati
oramai azzerati dalla diagnosi rilasciata, ci si ritroverebbe di
fronte ad un caso grave e di dubbia gestione amministrativa. Per
quello che starebbe accadendo in questi giorni presso la Casa
Reclusione di Sulmona potremmo tranquillamente affermare che
tanto tuonò che piovve", dichiarano Tiziana Sciarra dell'Osapp,
Gaetano Consolati della Uil Pa Pp, Giuseppe Mazzagatta dell'
Uspp e Davide Tabolitzki della Cgil, riprendendo quanto scritto
nella nota inviata alla direzione carceraria e per conoscenza
anche al Provveditore Regionale e alle segreterie regionali.
"In considerazione di quanto sarebbe accaduto, nel contestare
i metodi sinora adottati dagli attori scesi in campo per dare
una risposta risolutiva alla questione oggetto della presente
abbiamo chiesto, fermo restando la necessità di effettuare
adeguata profilassi generale, che tutti coloro i quali faranno
richiesta della visita medica vengano messi nelle condizioni di
effettuarla a spese dell'amministrazione", concludono le sigle
sindacali.
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