Una monografia di Alessio De
Stefano per Radici Edizioni omaggia Vincenzo "Vincent" Massari
(1898-1976), l'abruzzese che ha fatto conoscere Ignazio Silone
agli Stati Uniti. Cronista, editore, sindacalista, uomo
politico.
Il volume "Vincent Massari - Cronache di un abruzzese in
America" ripropone la storia di un emigrante che ha dato e avuto
tanto dall'America, senza comunque dimenticare mai il suo
piccolo paese d'origine, Luco dei Marsi (L'Aquila). Quando
Vincenzo Massari si imbarcò sul Taormina per raggiungere gli
Stati Uniti aveva 17 anni. Arrivato a Ellis Island scoprì che,
mentre era in viaggio la terra aveva tremato ad Avezzano,
cancellando città e paesi attorno a quello che era stato, fino a
pochi decenni prima, il lago Fucino.
Massari diventò così un superstite, il testimone di un mondo
che non esiste più, e cominciò presto a collaborare con la
stampa in lingua italiana, inizialmente per denunciare le
condizioni di vita di chi, come suo padre, lavorava in miniera,
in seguito per creare un ponte tra l'Abruzzo e l'America.
Prima come sindacalista, giornalista ed editore, poi come
fervido antifascista e divulgatore dell'opera siloniana, a
partire da "Fontamara". Il primo giornale fondato, Marsica
Nuova, portava nel nome proprio la sua terra d'origine.
Seguirono altre esperienze editoriali, affiancate da una
passione politica che lo spinge a entrare in contatto con
importanti esponenti della cultura italo-americana, tra cui
l'anarchico Carlo Tresca.
Infine l'ascesa dalla Camera dei rappresentanti al Senato,
viatico per la realizzazione di un sogno: la nascita
dell'Università del Colorado con sede a Pueblo, la sua città.
Con l'aiuto del fondo donato da Vincenzo "Vincent" Massari alla
stessa università, Alessio De Stefano ne ha ricostruito vita e
carriera di un uomo ricordato come "Il Leone Italiano".
Il libro verrà presentato domani, sabato 4 marzo, nella sala
Di Nicola del Comune di Avezzano (L'Aquila) e sabato 11 alla
libreria Mondadori di Pescara.
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